GIU’ LE MANI DALL’AGROPOLI! MAGNA E VOLPE BASTONI TRA LE RUOTE A CERRUTI

Cerruti e Taccone a lavoro per salvare l’Agropoli

L’Agropoli è una cosa seria e per questo ci batteremo fino allo stremo per preservare un patrimonio di una intera comunità e di una splendida città perla del cilento intero. Agropoli dopo la mortificante retrocessione avvenuta in modo vergognoso per mano della sciagurata gestione Magna-Volpe è pronta a ripartire e a risorgere dalle ceneri per progettare l’immediato futuro. Cerruti innamorato della sua creatura nonostante la scottante retrocessione non ha mollato la spugna battendosi contro tutto e tutti per il bene dei delfini e subito si è messo a lavoro per assicurare un futuro radioso al proprio club sottraendolo dalle grinfie di chi ha amministrato(male) in questi anni facendo più danni della grandine sperperando risorse economiche preziose oltre a gestirla alla stregua di una terza categoria. Gli incontri e i contatti con Taccone sono stati portati avanti da Cerruti in persona fiancheggiato dall’ex sindaco uscente Franco Alfieri il quale si è anche sbilanciato sul possibile ripescaggio in serie D. Anche il tentativo di ripescaggio infatti è opera di Cerruti che non si da per vinto affidando l’intero iter burocratico al segretario Matteo Canale già a lavoro. Da una parte Cerruti e Alfieri dall’altra Magna e Nicola Volpe pronti a mettere i bastoni tra le ruote alle grandi manovre portate avanti dal numero uno dei delfini. Magna e Volpe sanno benissimo che con Cerruti e Taccone saranno messi alla porta liberando finalmente l’Agropoli dalla loro incompetenza e improvvisazione. Sanno benissimo i due che con l’avvento del presidente dell’Avellino l’Agropoli non sarà più un giocattolo per il loro tempo libero e quindi eccoli lì pronti come avvoltoi che girano sulla preda pronti a far saltare tutto. Cerruti è risaputo ormai che di Magna non vuole più saperne parlare, stesso identico discorso per il suo “fido” Nicola Volpe. I danni fatti sono sotto gli occhi di tutti e la disaffezione dei tifosi è dovuta alla loro presenza in questi anni oltre al modo di gestire e amministrare una squadra di calcio facendo il bello e il cattivo tempo. Magna e Volpe oltre a buttare al vento gli ingenti investimenti di Cerruti in questi anni hanno mortificato una delle matricole più longeve del calcio campano con punti di penalizzazione e vertenze che sistematicamente ogni anno arrivavano a inguaiare le casse e l’immagine dei delfini. Se il rischio fallimento è stato sventato è solo grazie alla costanza di Cerruti che si è sobbarcato gli innumerevoli danni fatti dai due improvvisati dirigenti. Magna nonostante le dimissioni di facciata(anche l’anno scorso lo fece) non intende allontanarsi dall’Agropoli ragion per cui continua a intromettersi nelle questioni societarie cercando di minare sotto traccia il buon esito della trattativa Taccone. L’Agropoli per lui è sempre stato un passatempo alla quale non vuol rinunciare ma la città e Cerruti sopratutto sono stanchi della sua superbia e del suo egoismo, l’Agropoli è della città e dei suoi cittadini e non di Francesco Magna! se vuol giocare(e fare danni) con una squadra di calcio si prendesse una squadra di terza categoria e non sulla pelle di una delle squadre più storiche e importanti del calcio campano. Sergio Vessicchio