GIUSEPPE TREZZA CONTRO LA REGOLA DEGLI UNDER: “MI HA TAGLIATO LE GAMBE!” Intervista esclusiva Calcio.Goal

Giuseppe Trezza

, forte portiere classe ’95, ha rilasciato una lunga intervista a Calcio.Goal in cui ha parlato del calcio di oggi, del suo passato, dei suoi progetti futuri ma soprattutto della critica inerente alla “regola degli under” che molti giocatori e addetti ai lavori vorrebbero abrogare. Trezza, nativo di Cava de’Tirreni, comincia la sua carriera da professionista nel 2011 con la maglia della Paganese in C2. L’anno successivo sceglie di scendere in Serie D per vestire i colori grigio-rossi dell’Angri restandoci anche la stagione successiva nonostante la retrocessione in Eccellenza. Dopo due brevi parentesi con Turris e Campagna, Trezza colleziona 20 presenze con i siciliani dell’Orlandina, mentre nella stagione 2016/17 la passa sempre in Eccellenza, ma con la prestigiosa maglia del Treviso. A Gennaio 2017 ritorna in Campania con la Battipagliese dove, insieme al suo amico e compagno di ruolo, Robertiello, conquistano un importante terzo posto.

Cosa pensi del calcio di oggi?: “Si sono persi i valori dello sport, se parlo dei dilettanti la questione under ogni anno mi mette sempre in difficoltà a non trovare squadra  (non mi fa Dormire sogni tranquilli) Penso che se un ragazzo ha qualità lo si faccia giocare senza vedere la data anagrafica ho perso piazze importanti per il discorso del non essere più under”.

Quanto è penalizzante per un portiere uscire dalla sfera degli under?: “Tantissimo, penso mi abbia tagliato le gambe e mi abbia fatto perdere occasioni in molte piazze importanti come Taranto, Sicula Leonzio, Nocerina. Ormai non si giudica più in base alle qualità ma alla fascia di età”. Mi sto allenando molto perché mi reputo un professionista quindi spero di poter tornare nei professionisti dopo la breve parentesi con la Paganese alla quale ho sempre ringraziato per avermi fatto crescere calcisticamente.”

La vicenda Donnarumma come la leggi? “Vorrei essere anche io suo fratello (ahahah) un milione per fare il terzo del Milan mi farebbero comodo, comunque a parte gli scherzi, penso che lui non abbia avuto un problema di soldi ma una voglia di vincere però si è reso conto forse post europeo che deve ancora migliorare e maturare. Ps: penso che lo stiano esaltando molto, ci sono anche tanti altri ragazzi che hanno ottime qualità.”

Sei un ’95 quindi giovanissimo ti senti però esperto essendo uscito dalla sfera degli under? “Penso di avere giocato in squadre e in categorie importanti davanti a molti spettatori ma anche quando ero under avevo un carattere forte mi reputo un ragazzo con una forte personalità ma soprattutto un grande uomo spogliatoio”.

I procuratori sono un male necessario? Dipende… Se il loro lavoro è far crescere i propri assisti ma spesso sento alcuni di questi che amano mangiare sulle loro spalle oppure che chiedono di portare sponsor per far parte di una rosa di lega pro. Mi sembra di sognare”.

Il tuo rapporto con gli allenatori? “Ho sempre portato rispetto e sopratutto accettato le scelte anche se potevano sembra sbagliate, cercando poi di dimostrare negli allenamenti il mio valore.”

Dopo la Battipagliese hai avuto richieste? “Ho avuto un contatto in lega pro però non si è più fatto niente, ne sono rimasto molto dispiaciuto. Per ora il mio procuratore e io non abbiamo ricevuto nessuna chiamata neanche dalla stessa Battipagliese. Si erano solamente sondati terreni come Nocerina e Gravina per poter tornare in D ma la questione under mi ha tagliato le gambe subito.”

Nel frattempo sei diventato un “fashion blogger” ci spieghi di cosa si tratta? “Avendo giocato spesso fuori Campania ho racimolato molti seguaci su Instagram dove per divertimento posto varie foto e alcune agenzie mi volevano e ho fatto anche alcuni scatti per vari brand conosciuti come Moschino, forse si potranno aprire anche le porte di “Uomini e Donne” a settembre ora vedremo un po’…”

E questo comprometterebbe la tua presenza nel calcio? “Non penso, sono stato sempre bravo a far coincidere entrambe le cose , per il discorso dei follower me la gioco con Vacca lui ora è in serie B contento perché è un grande spero di diventare la sua controfigura nei dilettanti”.

Quindi potresti conciliare le due cose? “Si almeno ci provo anche se la precedenza c’è l’ha il calcio anche perché ho fatto molti sacrifici da adolescente, però non si può mai dire mai che si cambi per colpa di queste leggi”.

Un messaggio a chi si avvia a fare il portiere? Fate gli attaccanti guadagnate più soldi (ahahah), comunque penso che chi vuole iniziare questo ruolo deve cimentarsi con grande impegno sacrificio e sopratutto voler crescere ascoltando consigli per migliorare, una delle persone che anche prima di Battipaglia mi ha fatto maturare e crescere è Robertiello che per me è sprecato in Eccellenza, meriterebbe anche la serie C a vincere, quando eravamo in C2 era un fenomeno”.

Quale il rimpianto che non riesci a digerire? “Di essermene andato troppo presto dai professionisti per giocare e guadagnare di più nei dilettanti ed ora mi rendo conto che un ritorno nei professionisti sarà molto difficile”. Sergio Vessicchio