IL 10 GENNAIO AGROPOLI FESTEGGIA IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI VINCENZO MARGIOTTA,IL PIU’ GRANDE DI TUTTI

Il 10 gennaio è una data importante ad Agropoli ma anche e soprattutto per la storia di Salerno calcistica: correrà infatti il centesimo anniversario della nascita di Vincenzo Margiotta, uno dei calciatori simbolo della squadra granata, miglior marcatore di tutti i tempi in gare ufficiali (85 gol complessivi in 116 presenze tra Serie A, B, C, Coppa Liberazione,) e soprattutto trascinatore della Salernitana nella sua prima, storica promozione in Serie A del 1947. La Salernitana non starà a guardare e, salvo sorprese, dovrebbe aderire all’invito e partecipare ad una partita amichevole celebrativa che si terrà allo stadio Guariglia di Agropoli il 16 gennaio contro i delfini locali, militanti attualmente in Serie D. Nell’occasiona sarà scoperta anche un’effigie raffigurante Margiotta che sarà affissa dinanzi agli spogliatoi dell’impianto cilentano.

Ad Agropoli, dove nacque Margiotta nel 1917, è stato costituito un comitato per celebrare degnamente la ricorrenza. Protagonisti i familiari, amici e semplici appassionati che – oltre alla partita – organizzeranno anche una mostra con foto, vecchi giornali, cimeli del grande campione nostrano, proiezione di filmati in bianco e nero. Ci sarà spazio anche per spettacoli e, naturalmente, una Santa Messa commemorativa.

Vincenzo Margiotta Vincenzo Margiotta (foto tratta dal volume "Salernitana, storia di gol, sorrisi e affanni")

Vincenzo Margiotta Vincenzo Margiotta (foto tratta dal volume “Salernitana, storia di gol, sorrisi e affanni”)

Vincenzo Margiotta ha indossato anche le maglie di Agropoli, Battipagliese e Taranto nella sua carriera da calciatore, terminata nel 1954. Il comitato aveva inizialmente pensato anche alla disputa di un quadrangolare con le su citate squadre e la Salernitana ma i rapporti non idilliaci tra tifoserie e qualche difficoltà logistica hanno fatto desistere l’organizzazione. Margiotta fu anche allenatore: guidò Battipagliese, Agropoli e Barletta. Scomparve l’8 marzo 1996: “Uomo dal gol facile che consegnò il suo nome alla leggenda, con la tacita promessa di servire lo sport per tutta la vita”, è la frase del giornalista Alfonso Carella impressa sulla lapide che giace nel luogo della sua sepoltura.Alfonso Maria Avagliano