IL DESTINO DELLA SALERNITANA E’ NELLE PROPRIE MANI di Antonio Colavolpe

Ascoli, Modena,Cagliari,Como,4 partite al termine del campionato ,4 scontri ,4 battaglie ,con la Salernitana artefice del proprio destino. Sembrerà assurdo e scontato dirlo ma vincendo tutte e quattro i match da qui alla fine, i granata sarebbero salvi senza passare per la lotteria dei play out; in realta’ potrebbero bastare anche solo 9 punti potendosi permettere per assurdo anche una sconfitta contro una tra Cagliari e Como. Fondamentali diventano le prossime due gare ,la prima ad Ascoli contro i bianconeri locali e la seconda in casa col Modena, gia’ sabato la Salernitana potrebbe pero’ capire tanto di quale potrebbe essere il suo reale destino. Bisognerà incamerare quanti piu’ punti possibili anche per mettersi al riparo da strani finali di campionato che in piu’ di una occasione hanno inguaiato negli anni scorsi la societa’ granata. Dalla Pro vercelli e dal Vicenza a quota 42 fino al Livorno a 36 punti ,tutto puo’ succedere e decisivi in questi ultimi 360′ potrebbero essere anche le direzioni arbitrali. Un rigore assegnato o uno non fischiato , un cartellino rosso estratto troppo frettolosamente o un fuorigioco discusso potrebbero cambiare le sorti di una stagione per una societa’ ,per una tifoseria o per gli stessi calciatori; ma siamo certi che la vera e propria differenza in questo finale di stagione la faranno due fattori:gli stimoli e gli allenatori. Premesso che tutte le squadre impegnate nella lotta salvezza avranno stimoli simili, la differenza reale potrebbero farla proprio i tecnici. Si sa gli allenatori migliori sono quelli che fanno meno danni e in questo rush finale sara’ importantissimo non farne o quantomeno farne pochissimi. Mister Menichini dovra’ tenere il gruppo compatto ,unito, facendo leva su chi la serie B l’ha conquistata lo scorso anno con tanti sacrifici. I vari Moro, Pestrin,Colombo,Franco , all’interno dello spogliatoio dovranno rappresentare i punti di contatto tra il mister e tutti gli altri che questa serie B dovranno difenderla con i denti. Troppo importante mantenere la categoria, troppo importante non ricadere nell’inferno chiamato Lega Pro!Antonio Colavolpe