IL FOGGIA TORNA IN SERIE B DOPO 19 ANNI,FESTA GRANDE IN CITTA’/FOTO-VIDEO
Delirio rossonero, il titolo della 36esima giornata del girone C di Lega Pro non può che essere questo. Perché il Foggia, grazie al pareggio in trasferta contro il Fondi, ottiene l’aritmetica promozione in Serie B. Grande festa in campo così come sugli spalti, con i 1200 tifosi rossoneri che hanno potuto festeggiare un traguardo storico che mancava al Foggia da 19 anni. Un punto, quello conquistato dalla squadra di Giovanni Stroppa contro il Fondi, maturato grazie alle reti al 43esimo minuto del primo tempo di Miguel Angel Sainz-Maza, prima del raddoppio di Mazzeo al 73’. Poi la reazione finale del Fondi: Gambino e Albadoro firmano il 2-2. Ma al fischio finale la gioia è tutta rossonera.Allo stadio Pierino Purificato di Fondi è festa grande di una città intera. Il Foggia festeggia l’atteso ritorno in Serie B davanti a 1200 tifosi giunti in terra pontina per seguire l’ultima impresa dei diavoli pugliesi che, grazie al pareggio per 2-2 ottenuto contro l’Unicusano, strappano il biglietto per la cadetteria con due giornate in anticipo. La vittoria del Girone C di Lega Pro consente ai rossoneri di mister Giovanni Stroppa di raggiungere il Venezia di Pippo Inzaghi già promosso la settimana scorsa. I padroni di casa, che hanno rimontato per due volte lo svantaggio nei confronti dei pugliesi che erano andati con Angel Maza e Mazzeo, poi raggiunti nel finale da Gambino e Albadoro che consentono al Fondi di strappare un punto buono per restare in zona playoff. Alla festa per il Foggia neo promosso (nelle cui fila militano tre ex Latina come Chiricò, Figliomeni, Angelo e soprattutto Alberto Gerbo) non potevano mancare Pio e Amedeo, i due comici che stanno facendo ridere l’Italia con il programma Mediase “Emigratis”. Foggiani doc, i due hanno partecipato ai folli festeggiamenti negli spogliatoi del Fondi (video).
FOGGIA – Dopo 19 anni e una serie interminabile di piccole, grandi delusioni il Foggia torna in serie B. La matematica certezza della promozione, con due giornate di anticipo sulla conclusione del campionato, è arrivata in terra laziale, a Fondi, con il punto che mancava: il Foggia ha pareggiato 2-2 e la festa si è scatenata.
In 1.500 hanno seguito la truppa di Giovanni Stroppa, incitando dal primo all’ultimo minuto la squadra, andata sul doppio vantaggio, prima della rimonta dei padroni di casa. Il fischio finale è stato una liberazione: a Fondi giocatori e tifosi uniti in un unico abbraccio, a Foggia ed in tutta la provincia sono partiti i caroselli di auto. In migliaia hanno seguito la partita sul maxischermo allestito in piazza Cavour.
In questi 19 anni è accaduto di tutto: la retrocessione in serie C con il club nelle mani della curatela fallimentare dopo il crac della proprietà Casillo, poi la discesa in quarta serie e un campionato vinto dalla C/2 alla C/1 con Marino in panchina, una finale playoff persa contro l’Avellino per tornare in serie B, il fallimento e poi la ripartenza dalla serie D, quindi la finale dei playoff persa contro il Pisa l’anno scorso con De Zerbi in panchina, esonerato prima del via dell’attuale campionato per divergenze di vedute con il club. Osannato dai tifosi, De Zerbi non è stato subito dimenticato, perchè i risultati hanno giocato contro Stroppa, malgrado un organico di prim’ordine.
Poi la quadratura del cerchio e il Foggia ha preso a volare per infilare le dieci vittorie consecutive che hanno scavato il solco con tutte le concorrenti dirette. Stroppa confermatissimo in panchina è ovvio, alla pari del diesse Di Bari, artefice dietro la scrivania dei successi rossoneri con una proprietà solida, i fratelli Sannella e il commercialista Curci, che non hanno badato a spese per raggiungere l’obiettivo.
Ad attendere il Foggia un pullman scoperto per il giro della città, inondata come non mai di rosso e nero, con 25mila persone per la festa
finale. L’ultima promozione del Foggia in serie B risale alla stagione 1988-1989: il Foggia di Pino Caramanno, indimenticabile tecnico siciliano, pareggiò 1-1 sul neutro di Trapani contro il Palermo conquistando la promozione. Quella notte notte 30mila spettatori aspettarono la squadra rossonera allo stadio Zaccheria: l’allora presidente Casillo fece atterrare un elicottero nello stadio che trasportava la squadra. Di li partì la scalata alla serie A con Zeman in panchina.