IL MANCHESTER CITY VINCE IN GERMANIA MA SOLO NEL FINALE

GELSENKIRCHEN – Cinque minuti per girare un ottavo di finale, cinque minuti per imporre il peso del talento. Il Manchester City rischia grosso nella tana dello Schalke 04, annaspa fino all’85’ sotto di un gol e di un uomo, poi si aggrappa alla qualità scintillante dei suoi singoli e a quella tutt’altro che esaltante dei rivali. Una magia di Leroy Sané, appena entrato dalla panchina, e una zampata di Sterling permettono a Pep Guardiola di evitare un ritorno in salita: il 2-3 finale è un’ipoteca sui quarti di finale di Champions, ma quanta fatica per i campioni d’Inghilterra.

BENTALEB RIBALTA LO SVANTAGGIO

Guardiola sceglie la difesa a 4 con Fernandinho centrale e Laporte a sinistra, affidandosi al tridente Bernardo Silva-Agüero-Sterling in avanti. Tedesco non ha la minima intenzione di lasciare spazio ai solisti del City e opta per le barricate: Uth isolato in avanti, 5-4-1 con le due linee compatte a protezione dell’area. Gli inglesi prendono da subito in mano il match, Agüero impegna Fährmann con un colpo di testa alzato in angolo. Il primo quarto d’ora è un monologo ma serve un regalo dell’estremo tedesco per permettere agli ospiti di passare. Disimpegno troppo leggero, il tentativo di passaggio verso Sane viene letto da Silva che ruba palla e serve il solissimo Agüero: l’argentino non può sbagliare a porta sguarnita. Nonostante lo svantaggio, lo Schalke cerca di non sbilanciarsi più di tanto, provando a colpire in contropiede. Il primo a spaventare il City è Uth, il cui sinistro a giro termina di poco a lato. I campioni d’Inghilterra non ascoltano i campanelli d’allarme e vengono puniti dal Var, decisivo nel rilevare il mani di Otamendi su una conclusione da fuori di Caligiuri: lunghissimo il check, mentre l’arbitro Del Cerro richiamava addirittura i due capitani per un dialogo difficilmente spiegabile. Bentaleb non si preoccupa più di tanto, sinistro incrociato e 1-1. L’ex Tottenham viene richiamato sul dischetto qualche minuto più tardi: cintura di Fernandinho su Sané, altro penalty, stavolta il mancino viene aperto con Ederson che intuisce ma non sventa la minaccia. All’intervallo, nello stupore generale, lo Schalke è avanti 2-1.

FINALE DECISIVO

Il City deve provare a scuotersi ma non è facile contro il muro tedesco. De Bruyne si rende subito pericoloso con una conclusione da fuori ma è palese che non si tratti della serata più ispirata per i ragazzi di Guardiola. Quando, al 22′, Otamendi si fa cacciare da Del Cerro per un’entrata in ritardo – ma forse non da secondo giallo – su Burgstaller, per i Citizens si mette davvero male. Kompany per David Silva è il cambio scontato per riequilibrare la situazione dal punto di vista tattico, Sané per Agüero l’azzardo da provare a meno di un quarto d’ora dalla fine. Una scommessa vincente, perché il grande ex di giornata posiziona il pallone di un piazzato a 5′ dalla fine: mattonella centrale, circa 20 metri dalla porta. Ne esce un mancino affilato come una katana, potente e arrotato, che termina la corsa sotto l’incrocio dei pali. Il 2-2 avrebbe già il sapore dello scampato pericolo, un disastro di Oczipka regala al City più di metà passaggio del turno: rinvio di Ederson, il terzino ingaggia con leggerezza un duello in velocità con Sterling. Lo perde, ovviamente, e l’inglese è bravo a leggere il posizionamento incerto di Fährmann: destro immediato e titoli di coda, a meno di imprese dello Schalke nel match di ritorno.

SCHALKE 04-MANCHESTER CITY 2-3 (2-1)
Schalke 04 (5-4-1): Fährmann; Caligiuri, Bruma, S. Sané, Nastasic, Oczipka; McKennie (32′ st Skrzybski), Serdar, Bentaleb, Mendyl (19′ st Burgstaller); Uth (42′ st Harit). All.: Tedesco
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Fernandinho, Otamendi, Laporte; De Bruyne (42′ st Zinchenko), Gündogan, David Silva (24′ st Kompany); Bernardo Silva, Agüero (33′ st L. Sané), Sterling.
Arbitro: Del Cerro (ESP)
Reti: 18′ pt Agüero, 38′ e 45′ pt rig. Bentaleb, 40′ st L. Sané, 45′ st Sterling
Ammoniti: Uth, Fernandinho, Ederson, S. Sané
Espulso: Otamendi
Recupero: 5′ e 5′