IL MELFI PUNTA IN ALTO, OCCHI SU AGOVINO PER LA PANCHINA

È ottimismo quello che si respira per le strade di Melfi: nonostante la retrocessione in Serie D, infatti, il club lucano presenterà domanda di ripescaggio in Lega Pro insieme al contributo a fondo perduto di 250mila euro. Le 13 stagioni consecutive disputate dai gialloverdi nel terzo campionato nazionale, unite alla solidità societaria e all’ottimo stato di salute dei bilanci, lasciano ben sperare l’intero feudo federiciano. Le intenzioni per la prossima stagione sono estremamente chiare: garantire ulteriore solidità alla struttura societaria, favorendo così l’ingresso di nuove forze imprenditoriali con le quali già al momento sono in corso dialoghi e trattative, e ripartire da un tecnico ambizioso e preparato, capace di accendere l’entusiasmo della piazza e al contempo di lavorare con i giovani.

Tra i principali candidati alla panchina melfitana pare esserci Max Agovino: il tecnico di San Giuseppe Vesuviano, oltre 12 stagioni in Serie D condite dal patentino UEFA A conseguito a Coverciano con il massimo dei voti, risponde in pieno all’identikit tracciato dalla società cara al presidente Maglione. Agovino, dopo aver dato spettacolo in Molise alla guida di Agnonese e Trivento, è abituato a misurarsi in piazze calde ed esigenti (Savoia, Terracina, Potenza) oltre a compiere vere e proprie imprese sportive come quella della passata stagione alla guida della Cavese quando, nonostante i 9 punti di penalizzazione, condusse l’undici metelliano alle soglie dei play-off. Numerosi inoltre sono i giovani lanciati dal “magovino” che oggi calcano importanti palcoscenici tra Lega Pro e Serie D, tra i quali Picascia (Tuttocuoio, classe ’94), Della Corte (Pontedera/Paganese, classe ’95), Lucchese (Campobasso, classe ’96).

Insomma, le carte in regola sembrano esserci tutte: se son rose, fioriranno…

Luca Espinosa