IL PRIMATO DELLA JUVENTUS E’ MERITATO di Ugo Russo

Tanto per chiarire. Qui non c’entra il tifo per l’ una squadra o per l’altra, l’odio (che brutta parola!) calcistico per quella o quell’altra compagine; qui si sta tentando di tutto per screditare il club con più storia del football tricolore, quello che con gran numero di suoi giocatori presenti ha fatto vincere all’Italia quattro Coppe del mondo e ancora oggi é il nostro più rappresentativo a livello continentale, e, visto che non si riesce a superarlo giocando al pallone, si prova ad innervosirlo, ad infastidirlo per vedere se così si può deconcentrare per fargli abbandonare la strada della vittoria.
Poco tempo fa, dopo Milan-Juventus e la direzione arbitrale che aveva determinato la sconfitta dei bianconeri (sono loro, ovviamente, a rappresentare il soggetto di quanto stiamo scrivendo), scherzando scrivemmo che forse era stato trovato il modo di sconfiggere la Juventus. Ma quella partita é stata niente rispetto a quello che si é scatenato dopo: la società rischierebbe una penalizzazione per illeciti di natura amministrativa, falso in bilancio e chi più ne ha più ne metta, quando ci sarebbero squadre che dovrebbero retrocedere… all’oratorio! E ancora: la Juventus vince ma gioca male. E poi: Buffon ha detto negli spogliatoi dello Stadium, al termine del match di Champions contro il Lione, una frase su cui indagare (“in Italia vinciamo perché gli altri si scansano, in Europa no”). A parte che uno ai compagni, specie a porte chiuse negli spogliatoi, può dire quello che vuole ed uno come il portiere, così come fece lo scorso anno dopo il ko di Reggio Emilia col Sassuolo (un discorso che ebbe l’effetto di scuotere l’ambiente bianconero e lo scudetto arrivo’ con tre partite di anticipo) ha un ruolo carismatico che la fascia di capitano gli impone e gli permette, ma pare proprio che quella frase nulla aveva di reale ed é stata smentita dalla stessa società piemontese.Altri giocatori bianconeri, invece, hanno rilevato come, a differenza di come viene fatto incontrando altre squadre, contro la Juventus danno tutti il massimo e di più; arrivando, da quello che si può vedere, anche a randellare come maniscalchi e tra i calciatori juventini si é verificato un numero di infortuni inusuale che continua tuttora (ultimi della serie Barzagli, per rendimento il miglior difensore del campionato, che dovrà stare fermo due mesi e Marchisio, una crudele ricaduta, che ha dovuto lasciare il ritiro della nazionale). E quanti sono ancora gli assenti importanti, Dybala in primis. Si é detto che l’ argentino contro il Milan si é fatto male da solo, ma pochi minuti prima, per un fallaccio di un milanista se non andiamo errati neppure fischiato, era stato colpito durissimo alla stessa coscia…

In passato il primo riferimento alle fortune bianconere era quello relativo agli arbitraggi. Quest’anno il tasto non é stato ancora toccato: non é solo Milan-Juventus ma anche altri casi in cui la squadra di Allegri può dire di essere stata danneggiata, compreso domenica scorsa in cui Valeri pare averne fatte di tutti i colori, dal rigore del pareggio dei clivensi propiziato da una posizione di sospetto fuorigioco di Pellissier quando é scattato per involarsi nell’area avversaria, salvo poi essere nettamente steso prima di entrarvi, però e dunque non c’era il penalty per i padroni di casa. Inoltre almeno un rigore negato alla Juventus. E l’undici capoclassifica ha beneficiato finora di un solo rigore e uno glielo hanno trasformato contro. Un po’ strano, pensando che ad altri ne hanno dati anche sei, metà dei quali inventati…
Nonostante questo Buffon e compagni sono primi in classifica, evidentemente incuranti di critiche, invidie e polemiche varie hanno le spalle larghe e comandano il gruppo. In ogni partita sudano, lavorano, faticano ma alla fine riescono a tirare fuori meritatamente il risultato. E dovrebbero avere tre punti in più, quelli persi contro il Milan.
Ma ora cominciano le note dolenti. E’ vero, l’undici bianconero non si é ancora espresso come negli ultimi anni e non é solo il problema infortuni a poter giustificare tutto ciò. Per questo, dato che la Juventus é comunque prima con merito, é il più brutto campionato in assoluto che la storia dell’italica pedata ricordi.
Manca clamorosamente il centrocampo dove non si può affidare la regia a Hernanes o Lemina e il rientrante Marchisio non pare aver ancora ritrovato la perfetta integrità fisica. Metteteci anche che, dopo uno sfavillante inizio, Khedira si é un po’ afflosciato, smarrendo anche la via del gol, il quadro é completo. Logico pensare ad un rafforzamento a gennaio quando, con Witsel, arriverà pure una mente pensante che potrà e saprà dare garanzie.
La difesa: forse quando Buffon parlava degli avversari intendeva dire che ancora in Italia non tutti, anzi…, pressano alto e la retroguardia bianconera si lascia ancora andare a quegli stucchevoli passaggetti che spesso regalano invitanti palloni agli oppositori. E il portiere in primis inizia questa ormai superata e pericolosa tiritera. Vero é che quando si lancia il pallone lontano, per il discorso fatto prima e dunque per l’inesistenza del centrocampo juventino, viene quasi sempre catturato dagli altri, ma dovrebbero cominciare a fare così.
E poi quando all’ultimo si deve tenere il risultato non c’é nessuno, salvo il solo Cuadrado, che sappia tenere la sfera (qui sì che la devi mantenere, ma lontanissima dalla tua area…) e far passare secondi preziosi. Si butta subito via e si alimenta qualche speranza in più negli avversari.
Capitolo Higuain: il Pipita é il vero fiore all’occhiello della squadra. Ma deve giocare prima punta, sempre alle soglie dell’area, pronto a mettere costantemente paura ai difensori che devono provare a fronteggiarlo; non puo’, in assenza di Dybala, fare il lavoro del compagno di squadra, correndo tre volte di più e poi anche lui, essendo pur sempre un essere umano, rischia di arrivare stanco alla conclusione e lo vediamo sbagliare reti come quella col Lione che lui, in condizioni fisiche ottimali, non sbaglierebbe cento volte su cento da quella posizione. Ha bisogno di ritrovare in fretta l’antico smalto.
Alle spalle dei primi c’é la Roma, nel miglior momento della sua stagione, con elementi come Dzeko e Salah in grande spolvero, ma fortuna (guardate, ad esempio, il gol con cui ha sbloccato la partita col Bologna), arbitraggi di cui non può certo lamentarsi ed errori degli avversari (osservando le ultime partite, i gol segnati a Napoli, Palermo e Bologna sono nati tutti o quasi da errori delle difese che ha incontrato) la stanno indubbiamente favorendo.
Ed é riuscita fuori la figura dei giornalisti-curvaioli che danno tanto, tanto fastidio. E poi riacquistiamo un po’ di misura nei giudizi, diciamo la verità alla gente. Devi vendere abbonamenti, certo, ma non puoi dire ad un certo punto di Napoli-Lazio, incontro definito il match-clou della giornata (brrr…, una mediocrità assoluta. Ma, del resto il 99% degli incontri é così), partita ricca di emozioni!!! Sapete come la penso e ribadisco: viva il calcio vero, quello di una volta. Fonte http://news.superscommesse.it/calcio/