IL PUPILLO DI LOTITO SABATINI LANCIATO IN SERIE A NEL 2004 ALLA LAZIO NESSUNA PROMOZIONE E NESSUNA RETROCESSIONE POTREBBE ARRIVARE A SALERNO DIFFICILE FARE MEGLIO DI FABIANI

             PORTO’ DELIO ROSSI ALLA LAZIO

 

Walter Sabatini è un dirigente bravo, un talent scout di grande affidabilità e ha portato in Italia molti calciatori importanti quando stava alla Roma. . Fu Lotito nel 2004 a volerlo con lui appena insediatosi come presidente della Lazio nel 2004. Sabatini viene chiamato alla Lazio nell’agosto del 2004 dal nuovo patron biancoceleste, l’imprenditore romano Claudio Lotito, tornando così nel club capitolino dove aveva giocato stavolta come consulente di mercato per poi ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Con la Lazio, allenata da Delio Rossi, raggiunge la qualificazione in Champions League nel 2007. Il 1º settembre dello stesso anno rassegna le dimissioni dopo una campagna di rafforzamento di fatto non realizzata, ma il presidente Lotito le respinge. Lui se ne va l’anno dopo il 9 maggio 2008, pur non avendo formalizzato le sue dimissioni, comunica che non proseguirà il rapporto con la società

 

 

 

biancoceleste, alla quale è legato da un contratto valido fino al 30 giugno. C’è sempre Lotito nella storia della Salernitana. Da più parti si sussurrerebbe che Sabatini potrebbe essere l’uomo indicato da Iervolino alla guida dirigenziale della Salernitana, sarebbe un ottimo colpo se non venisse confermato Fabiani un vero fuoriclasse del ruolo il quale con la Salernitana ha vinto tutto quello che c’era da vincere portando la bersagliera in serie A. Ma per sostituire Fabiani ci vuole solo un top manager, Sabatini lo è ma deve stare molto attento alla piazza che scarica tutti e subito. Basti pensare che Fabiani ha praticamente scritto la divina commedia, è il dirigente più vincente della storia granata con due promozioni dalla C alla B e il grande salto in serie A contraddistinto dalla coraggiosa intuizione Castori e da una gestione perfetta del gruppo in piena pandemia. Non meno importante la prima e unica coppa Italia della ultra secolare storia granata e le salvezze in cadetteria che hanno consentito alla Salernitana di stabilizzarsi in B e porre basi importanti. Se oggi Iervolino ha deciso di investire è anche perché ha trovato un bilancio in attivo, frutto di una gestione oculata e di qualche plusvalenza importante. È il dirigente più longevo in assoluto, con undici campionati al timone del club e un ruolo decisivo sotto traccia per risolvere in estate la grana trust e iscrizione. Fabiani lascerebbe una squadra ultima ma a poca distanza dalla zona salvezza con due partite in meno e un Ribery in più nel motore. Il colpo più prestigioso della storia della Salernitana. Premiato come miglior ds della scorsa stagione di B Fabiani ha ancora 2 anni di contratto. Il lotitiano Sabatini è un profilo giusto ma fare meglio di Fabiani sarà praticamente impossibile. Sergio Vessicchio Molte notizie sono prese da Wilkipedia