IN SERIE B NON SI CAPISCE PIU’ NIENTE

Nella foto I giocatori del Foggia dopo la sconfitta contro il Palermo (Donato Fasano/LaPresse)

Estate rovente senza pace e senza ne capo ne coda.Una vergogna assoluta specchio fedele di cosa è il calcio oggi in italia.La serie B poi è l’emblema assoluto della disorganizzazione totale.Mercoledì il Collegio di garanzia del CONI ha stabilito la riammissione della Virtus Entella in Serie B, nonostante la stagione sia iniziata da tre turni e la squadra ligure abbia già giocato una partita nel campionato di Serie C. La riammissione è stata decisa dopo che il Collegio di garanzia aveva decretato che la penalizzazione del Cesena di quindici punti per il caso delle plusvalenze fittizie non andasse inflitta in questa stagione — cosa peraltro impossibile, dato che il Cesena è fallito – bensì alla classifica dell’ultimo campionato di Serie B. Dopo il giudizio del Collegio di garanzia – il terzo e ultimo grado della giustizia sportiva – la classifica della passata stagione è quindi cambiata: e la Virtus Entella, che con la penalizzazione ha superato il Cesena in classifica, non deve più ritenersi retrocessa. È solo l’ultima conseguenza del groviglio fatto di ricorsi, appelli e sentenze che nelle ultime settimane ha caratterizzato la Serie B e C.

La questione va avanti da luglio, e nasce dal fatto che tre squadre teoricamente iscritte alla Serie B erano fallite nel corso dell’estate: Bari, Cesena e Avellino. A quel punto bisognava capire come riempire i posti rimasti vuoti, se con le squadre retrocesse dalla B a fine stagione oppure con quelle finite ai primi posti della Serie C. Lo scorso 12 settembre il Collegio di garanzia del CONI sembrava aver messo fine alla confusione: aveva stabilito che le squadre partecipanti al campionato di Serie B sarebbero rimaste diciannove, escludendo quindi i ripescaggi per rimpiazzare le tre squadre teoricamente iscritte

I ricorsi dei club in lizza per i ripescaggi erano stati giudicati inammissibili: Catania, Novara, Pro Vercelli, Ternana e Siena — le squadre che ancora oggi sperano in un ripescaggio — avevano comunque presentato ricorso al TAR del Lazio contro la decisione del Collegio di garanzia. La Lega Serie B però — legittimata dal pronunciamento del Collegio — aveva ritenuto che non ci fosse nessuna certezza sul diritto delle squadre escluse a disputare la Serie B, e a fine agosto aveva quindi sorteggiato il calendario ufficializzando l’organico del campionato. Per il numero di società coinvolte nel caso e per la quantità di ricorsi presentati, la Serie B aveva scelto una soluzione rapida per evitare lo slittamento delle partite.

Nel frattempo, sono iniziati sia il campionato di Serie B sia quelli di Serie C. Mercoledì il TAR ha di fatto smentito una sua precedente sentenza che accoglieva i ricorsi di Pro Vercelli e Ternana sui loro ripescaggi: ricorsi che se accolti avrebbero comportato con ogni probabilità la sospensione del campionato. Nella stessa giornata, Frattini ha posticipato le date delle nuove udienze del Collegio di garanzia del CONI fissandole per il 28 settembre e per il primo ottobre. Il 26 settembre, però, il TAR del Lazio stabilirà se a pronunciarsi in maniera definitiva sulla questione.

Come se non bastasse, l’ultima decisione del Collegio di garanzia (quella sulla Virtus Entella) ha messo in discussione anche la posizione del Chievo Verona, che gioca in Serie A ed è l’altra squadra coinvolta con il Cesena nel caso delle plusvalenze fittizie. Lo scorso 13 settembre il Chievo è stato multato e penalizzato di tre punti in classifica nella stagione in corso, a differenza del Cesena, che pur non esistendo più, ha subito una penalizzazione nella passata stagione. Con tre punti in meno nell’ultimo campionato di Serie A il Chievo non verrebbe retrocesso ma passerebbe comunque dalla tredicesima alla diciassettesima posizione.

Per l’ufficialità della riammissione della Virtus Entella in Serie B, e per la spiegazione delle complesse modalità con cui questa dovrebbe avvenire, si dovrà comunque attendere la conferma del commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini.