INCHIESTA INFRONT DENTRO ANCHE SAMPDORIA E BRESCIA

La Procura di Milano prosegue la propria inchiesta relativa alla ripartizione dei diritti televisivi della Serie A per le prossime tre stagioni; l’indagine dei pm milanesi, però, si dipana anche in altre direzioni, seguendo alcune operazioni non molto chiare che vedono coinvolta Infront, l’advisor nell’ambito dell’assegnazione dei citati diritti televisivi.Come riferisce l’edizione oggi in edicola de La Gazzetta dello Sport, il raggio d’azione dell’indagine si sarebbe ulteriormente allargato coinvolgendo anche Sampdoria e Brescia. I blucerchiati sarebbero finiti nel mirino della Procura per aver raddoppiato gli introiti derivanti dalle pubblicità nel bilancio del 2014; per quanto riguarda i lombardi, invece, è al vaglio degli inquirenti c’è ilsalvataggio dal fallimento ad opera della Profida, avvenuto grazie a fondi derivanti da un contratto pluriennale con Infront. Massimo Ferrero, presidente del Doria, si era detto “tranquillo”, ancor prima che il suo club venisse accostato all’indagine.L’ipotesi è che i fondi forniti da Infront siano serviti a “truccare” i bilanci ed eludere i controlli della Covisoc, l’organo che vigila sulla trasparenza dei bilanci; nello stesso ramo d’indagine figurano anche Genoa e Bari, entrambe oggetto delle attenzioni della Procura per “finanziamenti illeciti”. I liguri avrebbero ricevuto 15 milioni attraverso strutture estere riconducibili al presidente Preziosi (che ha prontamente difeso la paternità di quei fondi) mentre i pugliesi avrebbero accettato 500mila euro di sponsorizzazione della seconda maglia da Infront: anche qui, la precisazione della società biancorossa non si è fatta attendere. Il lavoro dei pm di Milano, intanto, prosegue…