INTER DOPO LA DIGITALBITS IN FUGA ANCHE GLI SPONSOR CINESI
Prosegue l’erosione dei sostegni commerciali dalla Cina. Il contratto per il ‘naming right’ della Pinetina è vacante da quando la stessa Suning lo ha risolto lo scorso 30 giugno. In questo modo la voce degli sponsor regionali è crollata fino ad appena 2 milioni. Erano oltre 100 nel momento di massima spinta dalla Cina dal 2016 al 2019. L’agenzia cinese IMedia ha versato appena 150mila euro sulle somme non corrisposte, rispetto all’accordo che fino alla risoluzione prevedeva maxi-versamenti da 23 milioni a stagione. Non resta che trovare nuovi sponsor in Europa, come successo con eBay e Konami. Antonello garantisce che presto sarà trovato anche il successore dell’inadempiente Digitalbits: «Siamo in fase avanzata di discussione con vari soggetti. Queste trattative richiedono tempo, ma siamo assolutamente fiduciosi che avremo un nuovo sponsor di maglia per la nuova stagione». Intanto la due giorni Eca a Milano, con la cena di martedì alla quale ha partecipato anche Steven Zhang, ha permesso di ricomporre la frattura col Psg, nata per l’insistenza nell’inseguimento a Skriniar da parte di Nasser Al-Khelaifi: «Tutte le diatribe estive si sono già dissolte», assicura Antonello.