Uno Jo-Jo in pugno, ma intanto è Jonathan Biabiany il quinto innesto ufficiale dopo Miranda, Murillo, Kondogbia e Montoya: ieri il francese ex Parma ed ex Inter — che lavora a parte e lentamente sta riprendendo l’attività dopo i problemi ormai passati legati all’aritmia cardiaca — ha sottoscritto un quadriennale col club di Erick Thohir. “E rimarrà qui“, assicurano i nerazzurri che lo videro segnare anche nella finale del Mondiale per Club nel 2010. Il suo innesto (anche se ci vorrà tempo prima della ripresa agonistica vera e propria) fa intuire una cosa in prospettiva: se l’Inter prenderà Jovetic e Perisic, ecco che il vice-Icardi non arriverà e che alla bisogna sarà proprio Jo-Jo o anche Palacio a rivestire il ruolo di vero o falso nove. Detto ciò, avanti con l’attualità: che parla in montenegrino stretto.

JOVETIC IN CINA? — Mentre l’avvocato di Mohamed Salah parla con il Chelsea (e il Chelsea con la Fiorentina) per dare una sterzata al Tormentone d’Egitto — ma attenzione che il giocatore si sarebbe messo in testa più l’idea Roma —, ecco che l’Inter ha praticamente in pugno Stevan Jovetic, che là davanti può fare tre ruoli e che tramite il suo manager Ramadani ha praticamente stretto il rapporto col club nerazzurro da giorni. Fra Inter e citizens la trattativa è spalancata: gli inglesi vorrebbero 20 milioni, l’Inter è disposta alla solita formula, ovvero prestito biennale oneroso a 3 milioni più 15 legati all’obbligo di riscatto pagabili in 4 anni. È probabile che la distanza fra i 18 milioni interisti e i 20 chiesti dal City possa essere colmata col tempo tramite bonus da versare al club inglese. Al giocatore andrebbe un quadriennale a 3,2 milioni a salire: se all’inizio della prossima settimana i due club troveranno l’accordo definitivo, ecco che Jo-Jo potrebbe partire per la Cina o anche salire qui a Riscone.
RETROSCENA JO-JO — Fra Inter e Jovetic c’è un gustoso retroscena: proprio nella prima era Mancini (era il 24 luglio 2007), l’Inter fece a Riscone un’amichevole contro il Partizan di Belgrado (1-0) e lì fu la prima volta in cui l’attuale d.s. Piero Ausilio e Mancini furono attratti da questo giocatore che allora non aveva ancora 18 anni e che poi andò alla Fiorentina. Otto anni dopo i destini si potrebbero nuovamente incontrare.
Matteo Dalla Vite 

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