INTER OLTRE 300 MILIONI DI DEBITI PER IL PRESIDENTE ZHANG ORA RISCHIA L’ARRESTO

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Steven Zhang, il presidente dell’Inter, “rischia fino a tre mesi di carcere” a Hong Kong. Lo riporta Calcio e Finanza, che ha potuto visionare alcuni particolari documenti sul numero uno del club nerazzurro. Zhang non avrebbe pagato un debito da oltre 300 milioni nei confronti della China Construction Bank Asia e per questo motivo i creditori gli avrebbero fatto causa negli Stati Uniti ma anche a Milano e Hong Kong. E proprio a Hong Kong il tribunale avrebbe già dato ragione ai creditori in un primo processo.

 

Inter, Zhang ha debiti per più di 300 milioni: "Rischia fino a tre mesi di carcere"

 

Secondo alcuni precedenti citati dai creditori, il presidente dell’Inter rischierebbe fino a tre mesi di carcere. Inoltre, per  Zhang, ci sarebbe un ulteriore rischio, relativo all’accusa di falsa testimonianza al tribunale di Hong Kong nel corso del primo processo. Il numero uno nerazzurro dovrà comparire il prossimo 13 marzo davanti a un giudice, spiegare tutto e rispondere a tutte le domande per chiarire la situazione.

I tifosi dell’Inter si interrogano sul futuro e su come il club riuscirà a incassare i 60 milioni richiesti dalla proprietà ora che è ufficiale che la prossima estate perderà Milan Skriniar a parametro zero, ma al tempo stesso seguono con partecipazione anche altre vicende finanziarie legate alla famiglia Zhang che dal 2018 controlla la società nerazzurra. Il più giovane presidente della storia dell’Inter, infatti, è alle prese con un braccio di ferro con la China Construction Bank (Asia) Corporation, tra le principali banche statali cinesi, che rivendica la restituzione di un prestito da oltre 300 milioni di dollari per il quale, la scorsa estate, Zhang avrebbe contestato l’autenticità delle firme (una successiva perizia calligrafica, però, avrebbe confermato l’autenticità di cinque sigle su sei). La Ccba ha affermato che intende presentare domanda per far condannare Zhang per oltraggio alla Corte.

Secondo i documenti analizzati da Calcio e Finanza, Zhang rischierebbe addirittura «fino a tre mesi di carcere» a Hong Kong, dove il tribunale amministrativo avrebbe inizialmente dato ragione ai creditori. Dai documenti emerge che il numero uno nerazzurro sarà interrogato e gli sarà chiesto se ha debiti, a quanto ammontano e con quali beni intende assolverli, ma dovrà anche «produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere» sui suoi beni e passività.

Il portale Asia Sentinel sostiene che, a fronte del rifiuto di Zhang di restituire i 300 milioni, la banca stia anche indagando sui rapporti tra il club e Zhang.

La causa a New York

Oltre che in Italia e a Hong Kong — dove il 13 marzo è prevista una deposizione del presidente nerazzurro — la banca ha così avviato una causa anche negli Stati Uniti. Ha chiesto al Tribunale di New York di citare in giudizio anche istituzioni finanziarie come Goldman Sachs e Oaktree Capital Management, che hanno finanziato Suning.

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La banca cinese, nel documento riportato da Asia Sentinel, scrive che «gli account sui social media di Zhang mostrano l’immensa ricchezza a sua disposizione, comprese le fotografie di almeno tre auto sportive di lusso per un valore totale superiore a 8 milioni di dollari, nonché orologi di lusso per un valore totale di quasi 1,5 milioni di dollari. Inoltre, Zhang avrebbe condotto i suoi affari finanziari in modo tale che pochi beni fossero posseduti direttamente a suo nome, nonostante le sue ostentate dimostrazioni di ricchezza, al fine di ostacolare i suoi creditori». Ragion per cui la China Construction Bank avrebbe chiesto al tribunale americano di citare in giudizio Goldman Sachs, Oaktree Capital Management e Bain Capital che potrebbero avere informazioni per ricostruire i legami finanziari tra l’Inter, Steven Zhang e il Gruppo Suning.

La causa a Milano

Venendo invece alla causa a Milano, i creditori chiedono che venga cancellata la delibera con cui l’Inter ha dato l’ok a non versare uno stipendio a Zhang come presidente del club. La prima udienza sarà l’8 marzo davanti al giudice Alina Zama. La banca potrebbe prendere di mira i beni di Zhang in Italia, come «i debiti che gli sono dovuti dall’Inter o le partecipazioni nell’Inter».

 

 

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