ITALIA FUORI SENZA APPELLI, LE CAUSE SECONDO IL GIORNALISTA DARIO SANTORO

“Facendo riflessioni varie secondo me è giusto che non accediamo ai Mondiali perché in queste condizioni non meritiamo di confrontarci con altre realtà che sono, in maniera evidente, più avanti di noi. In Italia purtroppo siamo ancora ancorati a un tradizionalismo che non porta a nulla. L’essere conservatori non aiuta… Possiamo aver vinto pure 4 mondiali ma come anche più volte anche gli stessi allenatori ripetono più volte, il calcio cambia di giorno in giorno e se non si riesce a stare al passo coi tempi si resta indietro con conseguenze evidenti. Abbiamo avuto vari campanelli d’allarme che il calcio Italiano doveva prendere in considerazione per evitare questo disastro.

L’obiettivo principale di Mancini doveva essere rifondare ma soprattutto qualificarsi ai Mondiali dopo la precedente eliminazione del 2017 con la Svezia. Venendo ai club italiani l’eliminazione della Juve contro l’Ajax nel 2019 ha fatto capire come in Italia siamo indietro rispetto a club olandesi che basano la loro forza sui giovani. Gli esempi migliori vengono offerti dal Manchester City e Borussia Dortmund che hanno il coraggio di lanciare in Champions League calciatori giovanissimi con ottimi rendimenti. Gli ultimi esempi sono dati da Napoli-Barcellona di quest’anno, con un Barcellona che lancia tantissimi giovani campioni in campo, e dall’eliminazione di tutte le italiane dalle competizioni europee, ad eccezione dell’Atalanta, unico modello italiano ancora valido da perseguire. Infine, Mancini e la squadra, dopo la vittoria dell’Europeo, hanno mostrato di essersi rimasti ancora totalmente appagati e senza più stimoli nelle ultime partite.

Il suo percorso è stato pazzesco con la vittoria degli Europei ma ad oggi i fatti dicono che ha fallito nel suo obiettivo principale: riformare, lanciare giovani e soprattutto qualificarsi ai Mondiali”