JUVENTUS ARRESTATO UN DIRIGENTE DEL JMEDICAL,LA SOCIETA’ NON C’ENTRA

Giuliano Pastore, è stato arrestato ieri, insieme con altre quindici persone, dalla Squadra mobile di Torino nell’ambito di un’indagine per associazione a delinquere finalizzata a estorsione, usura e riciclaggio, aggravati dal metodo mafioso. La società Juventus, va specificato, è totalmente estranea alla vicenda. 

Come si legge su Il Fatto Quotidiano, a svelare gli affari di Pastore è stato Pierpaolo Gherlone, ex presidente dell’Asti Calcio, attualmente imputato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo “Barbarossa”. A corto di denaro, aveva ottenuto un prestito a tasso usuraio mediato anche da Pastore. Dall’inchiesta della Dda è emerso lo stretto contatto di Pastore con uno dei boss della ‘ndrangheta in Piemonte, Renato Macrì per il quale sarebbe stato una sorta di “consulente imprenditoriale/finanziario”, ma anche “amico fraterno”. Secondo il pm Valerio Longi, Pastore riciclava il denaro di ditte che truffavano banche e poi, insieme al boss e a un terzo complice, “strozzava” Gherlone.

Già direttore commerciale del gruppo Santa Clara srl, dal dicembre 2015 e fino a un anno e mezzo fa era project manager della «J Medical». Giuliano Pastore, 54 anni, di Nichelino, arrestato ieri, «si è dimostrato persona particolarmente incline alla commissione di reati, che si fa addirittura vanto delle sue frequentazioni pericolose e, tra l’altro, in considerazione del qualificato ambito lavorativo in cui opera, non esita ad utilizzare la propria posizione al fine di agevolare imprese