JUVENTUS SCONFITTA ANCORA 2-0 A MARSIGLIA,GRAVE INFORTUNIO A KHEDIRA UN MESE FUORI

0

MARSIGLIA – Barzagli, Chiellini e oggi Khedira: la Juventus ha un problema. Tre indizi fanno una prova e se Barzagli ha una storia recente che parla di problematiche croniche, i ko muscolari del difensore azzurro e del campione del mondo tedesco non possono non accendere l’allarme rosso sul quadro di Massimiliano Allegri e anche su quello di Beppe Marotta. A Marsiglia, il risultato passa in secondo piano e così la prestazione della Juventus (brillante nei primi 20’, poi solo determinata, senza acuti): è il brutto infortunio di Khedira che segna la giornata juventina. Giornata non esattamente felice, considerata anche l’espulsione di Lichtsteiner e la sconfitta per 2-0 che anneriscono ulteriormente la trasferta francese.

TRA GIOIE E ANSIE – In attesa di capire per quanto ne avrà Khedira (ma certamente non sarà disponibile per la finale di Supercoppa Italiana a Shanghai) e se non sia il caso di rivedere i piani di mercato per quanto riguarda il centrocampo, Allegri conserva comunque buoni motivi per pensare positivo e qualche spunto di riflessione più ansiogeno, al di là dei tre infortuni in due settimane di ritiro.

LA PARTITA – La Juventus, più indietro del Marsiglia che domenica inizia il campionato, inizia in modo frizzante: ottimo Pogba che smista filtranti innescando Mandzukic prima, Khedira poi (il quale sbaglia davanti al portiere un gol pazzesco); bene Mandzukic che gioca ovunque lottando molto a centrocampo; apprezzabile l’atteggiamento generale della squadra che mette sotto i francesi. Poi il ko di Khedira al 24’ che esce, lasciando il posto a Sturaro in una squadra che sembra quasi subire il contraccolpo psicologico del compagno uscito in barella. Il Marsiglia, infatti, segna poco dopo: al 35’ il terzino destro Alessandrini, fino a quel momento una spina nel fianco della Juventus, sbaglia il traversone e azzecca il pallonetto che inganna Buffon, gol tanto spettacolare, quanto casuale e piuttosto immeritato per quanto visto fin lì. La Juventus va sotto e si innervosisce: l’arbitro Chapron (nomem omen) non è esattamente Howard Webb, ma Lichtsteiner è un isterico seriale e dovrebbe imparare a comportarsi in un altro modo per evitare di lasciare la squadra in dieci. Quattro a tutti e due: l’arbitro e il terzino.


BATTAGLIA – Nella ripresa entra in campo una Juventus da battaglia. E se proprio Allegri vuole essere ottimista, può godersi il fatto che l’inferiorità numerica non si sente quasi per nulla. Pogba prende il palo su punizione al 67’, il Marsiglia è raramente pericoloso, Sturaro se la cava benissimo (e non deve stupire), Pogba – tolte alcune pause – appare molto responsabilizzato. Resta tuttavia la sensazione che in attacco ci sia grande confusione: Morata e Mandzukic devono trovare un’intesa che al momento è più che altro fortuita, Dybala prende un sacco di botte e avrebbe bisogno di più spazio e non solo degli ultimi 30’, ma soprattutto si percepisce un disagio organizzativo che influisce sulla costruzione del gioco, lasciato alle iniziative dei singoli più che a un meccanismo più solido. Se possa bastare un trequartista per colmare il vuoto lasciato da Pirlo lo potrà dire solo il campo (anzi, prima il mercato), ora si osserva una certa difficoltà nel costruire con continuità delle azioni offensive. Serve qualcuno che pensi calcio. O per lo meno lo inventi. E’ questo il problema, non il 2-0 (raddoppio di Barrada all’84 quando la Juventus sembra già essere negli spogliatoi) del Marsiglia e a sette giorni dalla finale di Supercoppa non è un problema da poco. FONTE TUTTOSPORT

Lascia un commento