LA BATTIPAGLIESE PUO’ SCOMPARIRE, ISCRIZIONE A SERIO RISCHIO

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BATTIPAGLIA. Settimana decisiva per le sorti della Battipagliese. Si apriranno oggi i termini per presentare domanda di iscrizione al prossimo torneo di serie D. C’è tempo fino alle ore 18 del 10 luglio per inoltrare alla Lega, in maniera esclusivamente telematica, i documenti necessari. A pena di decadenza, la Battipagliese dovrà versare, sempre entro i suddetti termini, la somma di 19mila euro a mezzo di assegno circolare non trasferibile intestato alla Figc. Tale somma comprende la tassa associativa di 300 euro, l’assicurazione dei tesserati (2.500 euro), i diritti di iscrizione al campionato di serie D (11mila euro) e al campionato juniores (2mila euro), acconto spese per 3.200 euro. Inoltre, si dovrà depositare una fideiussione bancaria di importo pari a 31mila euro, la dichiarazione di disponibilità del campo di gioco e copia del verbale di assemblea nel corso del quale sono state attribuite le cariche sociali e definito l’organigramma. L’inosservanza di tali termini comporterà l’esclusione della società dal campionato di serie D. Nel corso della successiva settimana, la Co.Vi.So.D esaminerà la documentazione prodotta dalle società, comunicando l’esito dell’istruttoria e formalizzando l’iscrizione. Eventuali ricorsi andranno presentati entro il 22 luglio.

Al momento, regna una totale confusione sulle sorti della Battipagliese. L’unica certezza riguarda il fatto che il proprietario del club è l’ex presidente Carmine Ferrara, che ha delegato Roberto Lambiase a gestire le trattative di vendita della società. Eventuali acquirenti, a detta di Ferrara, dovranno prendersi carico della situazione debitoria della Battipagliese. Ossia pagare il residuo di un finanziamento aperto lo scorso anno (la cifra, a seconda delle dichiarazioni di parte, va da 75mila a 150mila euro) ed altre incombenze minori. C’è una cordata, capeggiata da Andrea Milite, che ha espresso l’intenzione di acquisire il club,

ma senza accollarsi i debiti pregressi. Poi, ci sono i tifosi disposti a darsi da fare pur di evitare il peggio. Alcuni di loro, insieme ad imprenditori locali, hanno avviato un dialogo con Ferrara per comprendere meglio la situazione.

Francesco Piccolo

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