Nonostante una leggera pioggerellina, festa è stata ieri sera a Santa Maria di Castellabate. Con una mezz’ora di ritardo, causa pioggia, la società, cara alle famiglie Tavassi e Carrano, ha festeggiato la sua prima volta in Serie D. La Polisportiva, infatti, vincente del girone B d’Eccellenza campana, dopo la cristallizzazione della classifica, ha raggiunto la quarta serie, alla quale parteciperà la prossima stagione. In un clima tranquillo e sereno, dopo un minuto di raccoglimento dedicato alle persone scomparse a causa del Covid-19, è iniziata la manifestazione dedicata al club cilentano, organizzata in collaborazione dell’Amministrazione comunale.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco Costabile Spinelli, che ha affermato: “È stata la festa di tutta la nostra comunità. Di tutte le persone che hanno contributo negli anni a raggiungere questi traguardi. È la vittoria del territorio sull’aspetto sociale e della sobrietà, che contraddistingue il Cilento. È una vittoria vedere la piazza piena dopo tempo, con tanta gente pronta a festeggiare secondo il rispetto delle regole. Non dimentichiamo il periodo brutto che abbiamo vissuto nei mesi scorsi dove forze dell’ordine e Protezione Civile hanno fatto un lavoro egregio”. E, non a caso, sul palco salgono sul palco le forze dell’ordine e la Protezione civile per ricevere l’applauso della piazza e un omaggio da parte della Polisportiva Santa Maria.
Dopo la consegna della maglia numero 1 autografata dai calciatori al sindaco Spinelli, è stato il presidente Francesco Tavassi a prendere la parola: “”Ci tengo a ringraziare l’Amministrazione comunale che, qualche giorno fa, ha illuminato la casa comunale e il castello dell’Abate con i nostri colori. Dico grazie al presidente del Comitato Regionale Zigarelli, e ai vari rappresentanti regionali e provinciali che ci hanno onorato con la loro presenza. Questo traguardo parte da lontano, da mio zio Antonio Carrano che per 50 anni ha mantenuto le redini della società. Dico grazie a chi mi ha affiancato in questa grande cavalcata, alla squadra al mister Pirozzi, allo staff e a tutti i collaboratori”.

“Spero che la Polisportiva Santa Maria in Serie D rappresenti al meglio il nostro territorio. Sono felice di premiare una società solida come quella cilentana. Spero che il vostro sodalizio porti in alto il nome della Campania con la speranza di vedervi presto in Serie C ” ha aggiunto il presidente del Comitato Regionale Campano FIGC, Carmine Zigarelli. Insieme a lui, ieri sera, a Castellabate, anche il delegato provinciale, Vincenzo Faccenda, il vicepresidente, Massimo Amatino Grisi, e il consigliere regionale Giuseppe Alfano.





Sul palco poi tante glorie della storia della Polisportiva Santa Maria dagli anni ’50, con capitan Silvio Guida, sino ai giorni nostri, e Stefano Carrano, storico dirigente giallorosso, a fare da cicerone. “È un traguardo importante per la nostra famiglia e per mio padre che da lassù starà sorridendo – ha detto Carrano – Lo ringrazio per la passione che mi ha trasmesso e che oggi posso manifestare su questo palco. Grazie a squadra, tecnico Pirozzi e tutto il nostro assetto societario, sempre vicini alla causa. Salutiamo anche i nostri tifosi che ci fanno sentire sempre il loro calore”.
Infine, ad essere omaggiati sono stati i protagonisti di questa annata, con calciatori e staff tecnico applauditi dai tifosi cilentani.
“Faccio i complimenti alla società e ai miei ragazzi splendidi. Sono un tecnico esigente ma questi calciatori sono stati professionisti esemplari. Sono felice per loro e per tutta Santa Maria di Castellabate” ha detto il mister.
Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di capitan Fabio Fariello: “È stata una stagione indimenticabile. Sarebbe stato bellissimo festeggiare sul campo ma cosi non è stato. Vincere non è mai facile, ma questa società è impeccabile e non ci ha fatto mancare mai nulla. I miei compagni si sono battuti per questa maglia e i loro nomi resteranno nella storia della Polisportiva Santa Maria”.
Infine, il direttore Alberico Guariglia ha concluso: “”La Serie D è il purgatorio del calcio, o si diventa calciatori o si resta dilettanti. Per noi è un traguardo davvero importante e prestigioso. Fronteggiare piazze storiche deve essere un orgoglio per il nostro territorio e per tutta la nostra cittadina”.