LA FOTO CHE HA FATTO ARRABBIARE I TIFOSI DEL MILAN

Che le telecamere abbiano accesso agli spogliatoi delle squadre prima di una partita non è una novità. In genere riprendono giocatori che si preparano alla partita, mentre si allacciano le scarpe, parlano con il vicino di posto, al massimo si esibiscono in esercizi di stretching. Stavolta, prima del pari milanista con il Napoli, la tv ha restituito l’immagine di Biglia con il telefono in mano e soprattutto quella — diventata virale sui social — che ritrae Rebic con Kessie, entrambi intenti a brandire i propri cellulari. In particolare è il croato a essere concentrato sullo smartphone, il tutto a meno di un’ora dalla sfida a cui Suso darà forfait a causa della gastroenterite e l’esterno in prestito dall’Eintracht di Francoforte verrà gettato nella mischia disputando una gara scialba.

La foto ha fatto il giro del web suscitando se va bene l’ironia dei tifosi, in altri la rabbia per la «preparazione mentale» dei due giocatori alla partita. Pep Guardiola, per dire, lo scorso anno al Manchester City ha introdotto un decalogo dove, fra i divieti imposti ai giocatori, c’era l’uso dei telefoni in tutti «gli spazi di lavoro» e cioè durante esercizi e sedute tattiche. Un nuovo sistema di multe regola la condotta dei giocatori, a cui vengono sottratti i telefoni durante le sessioni di analisi nelle riunioni di gruppo fino a campi e palestre della City Football Academy. L’unica deroga è concessa ai calciatori negli spogliatoi.

Chissà cosa pensa sul tema Conte che ai propri giocatori suggerisce addirittura le posizioni da tenere in camera da letto. Curiosità: il 10 ottobre scorso, con la squadra a ranghi ridotti a causa dell’esodo dei nerazzurri nei ritiri delle Nazionali, l’Inter ospitò ad Appiano la Pro Patria per un’amichevole. All’ingresso nel centro sportivo fu chiesto ad ogni giocatore e membro dello staff tecnico della squadra di Lega Pro di consegnare i telefoni.

Non sarà l’uso dello smartphone prima della partita la causa principale della classifica deprimente del Milan, ma forse è la spia di un atteggiamento non propriamente professionale. A naso, con Ibrahimovic nello spogliatoio, sparirebbe la copertura telefonica.