LA JUVENTUS CHIEDERÀ UN MAXI RISARCIMENTO
L’avvocato Intrieri è stato intervistato da ‘Tuttosport’, mette in dubbio la validità e il peso delle intercettazioni: “Quelle che noi abbiamo, sono solo quelle che ha scelto la procura di Torinoper sostenere la propria accusa. E non sappiamo neanche se il giudice penale le userà o se sono lecite”.
Ma c’è dell’altro, ovvero – come già spiegato – che non ci sono norme precise sulle plusvalenze che quindi possano essere violate: “Ci deve essere una norma che dice: se ti comporti così, commetti un reato. La Corte d’appello, nella prima sentenza, l’ha sottolineato chiaramente. Dopodiché, sei mesi dopo, senza che una legge in merito sia arrivata, ha cambiato idea. E perché mai? Se non c’è la norma, il problema non è risolto“. E quindi come andrà a finire? “Non lo so. Io ero convinto che non sarebbe stata accolta la richiesta di revocazione. Però attenzione: se vengono lesi diritti fondamentali, anche i tesserati possono rivolgersi al giudice ordinario per chiedere i danni. Io sono convinto che se dovesse essere confermata questa sentenza probabilmente la Juventus perseguirebbe questa strada e si rivolgerebbe al Tar per essere risarcita del danno”.
E proprio questo è il punto clamoroso, che ribalterebbe tutto e fare diventare addirittura la Juve una sorta di ‘parte lesa’: “Se un domani il giudice ordinario italiano o la Corte di Giustizia europea dovessero sanzionare la Figc per un danno arrecato, questo segnerebbe la perdita di credibilitàdella Giustizia Sportiva. Questo processo, storico per la Juventus, forse porterà a una riforma di questo ordinamento. Me lo auguro”. E sui tifosi: “Si può pensare, in un futuro, alla possibilità di una class action di tifosi che si ritengono danneggiati da un provvedimento disciplinare iniquo e chiedono il risarcimento dei danni lamentando e portando le prove. Potrebbe essere un ulteriore sviluppo di questa vicenda”.