LA SERIE A PARTITA PER PARTITA CRONACA E FOTO LA JUVENTUS TRAFIGGE IL VERONA E VOLA A PIU’ 5

0

La Juventus ha battuto il Verona 4-0 (2-0), nel posticipo della 19/a giornata del girone d’andata del campionato di Serie A, disputato a Torino. Adesso il vantaggio dei bianconeri sulla Roma, bloccata ieri sera a Palermo sul pareggio, è di 5 punti. – LA CRONACA DELLA PARTITA – FOTO

Juve: recital di Pogba, bianconeri a +5 su Roma – di Renato Botto – “E la Juve se ne va”, cantano felici i tifosi bianconeri. E’ la prima fuga dei campioni d’Italia in questa stagione: nell’ultima d’andata hanno messo ancora al tappeto il Verona e sono volati per la prima volta a +5 sulla Roma. Festeggiavano già prima della partita, allo Stadium. “Passano gli anni e le stagioni, ma ancora una volta d’inverno campioni”, evidenziava lo striscione esibito nella curva sud. Ed il successo non è stato mai in discussione. Troppo povero il Verona, che ha dato l’impressione di essere rassegnato a un campionato di sofferenze.

Dopo il 6-1 in Coppa Italia, la Juventus ha fatto ancora meglio. Non nel punteggio, ma nella rapidità con la quale ha messo il sigillo sulla partita: in soli 7′, Pogba e Tevez hanno mandato inesorabilmente sotto la squadra di Mandorlini. Nel giovedì di coppa, per fare due gol c’erano voluti 20′. Questa sera sono stati sufficienti meno di 10′ di recital di Pogba per mettere in chiaro che la Juve era decisa a vivere un’altra serata tranquilla e trionfale. Dopo 2’37” il francese, che tutti vorrebbero e che i tifosi bianconeri chiedono di non mollare mai, ha infilato Rafael con un tiro dal limite bello e beffardo, neppure 5′ ha tirato fuori dal cilindro una finta da manuale, propiziando il raddoppio – ed il 12/o gol stagionale – in campionato di Carlitos Tevez. Il tecnico del Verona ha guardato sconsolato l’orologio, il pubblico bianconero si è messo a cantare: “Non si vende Pogba”. Il Verona, molto cambiato rispetto alla rovinosa serata di coppa, ha provato in qualche modo a rimediare anche se non era facile con il 5-3-2 di Mandorlini, e contro l’organizzatissimo gioco bianconero.

Si è impegnato Sala, Tachtsidis ha spezzato qualche giocata bianconera, ma davanti non ha funzionato l’intesa della coppia Toni-Christodouloupoulos. Al bomber scaligero è capitato un solo pallone sui piedi, un diagonale troppo lungo per la spaccata di Martic. Tranquilla sul 2-0, e sicura del fatto suo, la Juventus ha rallentato leggermente il ritmo, ma il Verona non è mai stato capace di impensierire Buffon. Molto più probabile che la Juventus arrotondasse la vittoria e non che il Verona riuscisse a riaprire la partita. E così è stato. E quando Pogba ha sbagliato un tocco nello ‘Stadium’ si è udito, ben distinto, un mormorio di stupore. La Juventus ha portato a 10 i suoi gol al Verona nel secondo tempo, con la seconda rete di Pereyra in quattro giorni e il 13/o timbro in Serie A quest’anno di Tevez. Per Allegri tanti motivi di soddisfazione, a cominciare dalla prestazione di Morata, più altruista del solito. Per Mandorlini un’altra serata molto amara.

LE ALTRE PARTITE della 19/ma giornata

Vincono Samp e Fiorentina, pareggia il Genoa con il Sassuolo, crolla il Milan in casa con l’Atalanta. La 19/a giornata, ultima di ritorno, regala questi risultati: Cesena Torino 2-3; Chievo-Fiorentina 1-2; Empoli-Inter 0-0 (ieri); Genoa-Sassuolo 3-3; Lazio-Napoli 0-1; Milan-Atalanta 0-1; Palermo-Roma 1-1 (ieri); Parma-Sampdoria 0-2; Udinese-Cagliari 2-2.

Sampdoria batte Parma 2-0. FOTO

Torino batte Cesena 3-2. FOTO

Genoa e Sassuolo 3-3. FOTO

Fiorentina batte Chievo 2-1. FOTO

Udinese e Cagliari 2-2. FOTO

Atalanta batte Milan 1-0. FOTO

Il Napoli ha battuto la Lazio 1-0 (1-0) nell’anticipo dell’ora di pranzo della 19/a giornata (ultima del girone di andata) del campionato di calcio di serie A. FOTO

La Juventus allunga, nel pieno rispetto del pronostico, piegando per la seconda volta nel giro di tre giorni il Verona. Questa volta il successo dei bianconeri sui veneti è stato di proporzioni leggermente più contenute: un 4-0 firmato da Pogba e Tevez, che hanno chiuso i conti in apertura di match; nella ripresa, tris di Pereyra e poker di Tevez. La squadra di Allegri avrebbe potuto rimpinguare il bottino, ma non c’è riuscita. Il risultato non è mai stato in discussione e la Roma, com’era prevedibile, è sprofondata a -5 in classifica, dopo il pareggio di ieri a Palermo. Per la Juventus si tratta di una minifuga, che potrebbe trasformarsi in una vera e propria fuga, se i giallorossi non faranno risultato a Firenze nella prima del girone d’andata. Lo scoppiettante pomeriggio della Serie A va in archivio con quattro vittorie esterne su sette gare e col nuovo, pesante ko del Milan. I rossoneri sprofondano in casa con l’Atalanta che Denis si prende sulle spalle.

Per Inzaghi, che schiva l’ombra di Arrigo Sacchi, una nuova mazzata che affossa le sue velleità di ripresa e apre scenari foschi e una inevitabile contestazione. La squadra appare in crisi d’identità e l’arrivo di Cerci non sembra in grado di risolvere i problemi. La gara più divertente si gioca a Genoa: al Sassuolo di Di Francesco non basta di andare tre volte in vantaggio (doppietta di Berardi) per incassare i tre punti contro un Genoa che non si arrende mai e sfrutta la doppietta di Fetfatzidis. Di Francesco fa bene a recriminare: e’ la sesta volta che la sua squadra si fa riprendere. Spreca molto la Fiorentina di Montella: va in vantaggio, si fa raggiungere dal Chievo del vecchio sparviero d’area Pellissier, ma all’ultimo respiro arraffa i tre punti con uno spunto di Babacar. L’Udinese si fa agguantare con un rigore calciato da Avelar da un Cagliari volenteroso e mai domo, ma Stramaccioni può recriminare per una gara che sembrava in cassaforte grazie ad Allan e al settimo gol di Thereau liberato da uno spunto furbo e forse falloso di Di Natale. Non bastono al Cesena due gol su rigore di Brienza per impedire la vittoria del rilancio a un Torino più concentrato del solito grazie al gol di Maxi Lopez, appena arrivato. Genoa, Cagliari e Fiorentina gioiscono con un gol segnato nell’ultima fase del recupero. In attesa della Juve, nessuna vittoria di una squadra di casa. Nel match dell’ora di pranzo, il Napoli vince lo spareggio per il terzo posto su una Lazio, ma si ritrova sulla virtuale poltrona Champions in compagnia della Samp-champagne di Mihajlovic e Ferrero, che vince a Parma e va a 33 punti. I partenopei vincono d’autorità, riscattando il ko con la Juve.

La differenza la fa Higuain, protagonista delle azioni principali. La squadra di Pioli paga l’assenza di tanti titolari, in particolare Felipe Anderson. La classifica goleador è monopolio argentino, con Tevez, Icardi, Dybala e Higuain che potrebbero contendersi il podio finale. La fine dell’andata sancisce vari verdetti: Juve in fuga come l’anno scorso su una Roma in calo. Napoli e Samp in crescita contendono alla Lazio il terzo posto, la Fiorentina si mantiene in scia. Pesante crisi delle milanesi che arrancano in un modesto centroclassifica; le due genovesi hanno una porta aperta sull’Europa. Palermo e Sassuolo le altre realtà divertenti della Serie A. Per la retrocessione solo un miracolo potrà salvare Cesena e Parma; il Cagliari ora punta a riacciuffare Chievo e Empoli, a due e tre punti di distanza.

Lazio-Napoli – LA CRONACA DELLA PARTITA

Milan-Atalanta – LA CRONACA DELLA PARTITA

Parma-Sampdoria – LA CRONACA DELLA PARTITA

 

Udinese-Cagliari – LA CRONACA DELLA PARTITA

 

Chievo-Fiorentina – LA CRONACA DELLA PARTITA

Genoa-Sassuolo – LA CRONACA DELLA PARTITA

 

Cesena-Torino – LA CRONACA DELA PARTITA

Lascia un commento