LA VAR ASSEGNA UN GOAL IRREGOLARE E FA VINCERE LA ROMA ALL’ULTIMO MINUTO

La sfortuna, e un’uscita avventata del portiere Cragno, penalizzano il Cagliari, la buon sorte e la Var danno una mano alla Roma. La squadra giallorossa disputa una brutta partita, giocando costantemente sotto ritmo contro un Cagliari molto ben organizzato tatticamente e come spesso gli capita efficace in trasferta. Ma alla fine gli uomini di Di Francesco colgono lo stesso la vittoria, che li rilancia verso le primissime posizioni. Non è stato un successo meritato, ma è arrivato, seppure in modo sofferto, e per la gente dell’Olimpico solo questo conta, alla fine di una partita francamente brutta e decisa dalla Var. Infatti durante il lungo recupero (sei minuti) concesso dall’arbitro Damato alla fine del secondo tempo, Fazio segna al 94’ dopo che su punizione dalla sinistra di Kolarov Cragno è uscito malamente e il pallone è rimpallato sull’argentino della Roma. Ma l’arbitro, mentre sugli spalti dell’Olimpico la gente esulta senza freni, non indica il centrocampo: è stato chiamato dal suo alter ego alla moviola che gli segnala qualcosa di poco chiaro. Fallo di mano di Fazio (ma il pallone gli è sbattuto sulla pancia), qualche carica o spinta proibita in area, fatto sta che il consulto dura due minuti compreso il tempo che Damato utilizza per rivedere l’azione sul monitor a bordo campo. Poi indica che il gol è il buono e parte un urlo che scuote lo stadio, come dire che per questo gol la gente ha esultato per due volte, un fatto ancora inconsueto ma che diventerà normale nel calcio di oggi, quello dell’ausilio tecnologico.

 

Così la Roma vince, e il Cagliari non la prende bene. Alla fine si scatena un piccolo parapiglia, e Florenzi viene portato via dai compagni prima che ne combini una grossa. La cosa curiosa di questa sfida è che anche in un’altra circostanza, al 5’ della ripresa, la Var aveva dato torto al Cagliari: Dzeko era volato a terra su intervento in area su di lui da parte di Cragno, e Damato aveva ammonito il bosniaco per simulazione. Anche qui intervento della Var e poi rigore per la Roma (i filmati hanno dimostrato che il fallo c’era) con giallo cancellato per il bosniaco della Roma. Solo che Perotti aveva calciato malissimo dal dischetto, quasi appoggiando al portiere avversario, per la più facile delle parate.

 

Fino a quel momento, e poi anche dopo, era stata una brutta Roma, incapace di alzare il ritmo e con un unico schema offensivo: palla a Perotti, con la speranza che riuscisse a saltare l’uomo. Così monocorde e con uno Schick ancora non all’altezza e poco a suo agio nei panni del partner di Dzeko, la Roma non era riuscita a sfondare il muro cagliaritano fino al momento dell’episodio fortunato che, grazie anche alla Var, ha fatto girare il match in suo favore. Ma per far bene tra una settimana a Torino in casa della Juve servirà ben altro, e quello sarà veramente il test decisivo per le sue ambizioni.