L’AGROPOLI E’ IN CADUTA LIBERA, INIZIA IL FUGGI FUGGI GENERALE LA SOCIETA’ BLINDA IL TECNICO
PROCURATORI DI ALCUNI CALCIATORI HANNO CONTATTATO ALTRE SOCIETA’, NON CI SAREBBE INTESA CON L’ALLENATORE, LA SOCIETA’ SMENTISCE TUTTO E RILANCIA: “TURCO NON SI TOCCA” UFFICIALE IL RINVIO DELLA PARTITA CON IL SAN MARZANO
Gli ultimi risultati dei delfini sono un campanello d’allarme evidente per le sorti dell’US Agropoli. La squadra del presidente Infante rischia di trovarsi con un pugno di mosche già a dicembre rischiando di uscire dalla coppa Italia e perdendo di vista il San Marzano praticamente in fuga. Lo spogliatoio è diventato bollente, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e i risultati sono la cartina di tornasole del momento delicato dei delfini. Tanti, diversi giocatori, soprattutto senior sono manifestamente contro l’allenatore non ritenuto all’altezza del progetto tecnico. L’insofferenza di tanti è lampante e i malumori rimbombano anche all’esterno con procuratori e giocatori che chiamano altre compagini sia di questo girone che dell’altro per andare via da Agropoli. Il direttore generale dell’Agropoli Antonello Striano però minimizza e fa quadrato intorno all’allenatore: ” mai pensato ne di smantellare la squadra ne di mettere in discussione l’allenatore”.
Le dichiarazioni del tecnico , soprattutto a caldo in qualche dopo partita , hanno arroventato un ambiente già caldo di suo e non aiuta la società a tenere la riga dritta per l’obbiettivo. Molti calciatori utilizzeranno anche la scusa del dover viaggiare che si aggiunge all’insofferenza verso un allenatore che ha perso la stima e il polso della squadra verso la quale scarica ogni responsabilità. Un clima difficile, pesante, che diventa una convivenza forzata tra squadra e allenatore e che si riflette in campo attraverso i risultati, soprattutto gli ultimi dove si vede una squadra in netta difficoltà e che arranca in termini di gioco. La società mitiga per ovvie ragioni mantenendo un equilibrio, ma con l’apertura del mercato alle porte gli scenari potranno diventare complicati da gestire con il rischio concreto di un fuggi fuggi generale che si tramuterà in ridimensionamento e d’altra parte lo avevamo auspica nel dopo partita con il Carotenuto(leggi qua) . Questo è il rischio concreto che si corre, a meno che non si corra ai ripari al più presto. Sergio Vessicchio