L’AGROPOLI TORNA IN CASA E TAMBURINO TORNA A VALLO,ACCOLTO AL GUARIGLIA TRA APPLAUSI E ABBRACCI LO STORICO TIFOSO DELLA GELBISON/VIDEO

Il suo mitico tamburo appeso al collo di un viso simpatico e cilentano,l’inseparabile sigaretta a il suo tam tam che scandisce dal suo strumento i giorni e le partite,i goal e le sconfitte ma soprattutto le vittorie dei gialloblù.Il mitico tamburino,un leggendario signore del Cilento è un simbolo bellissimo di una Vallo della Lucania genuina e spassionata,lo stadio Morra il suo palcoscenico,l’amore della gente la sua paga.Ebbene mai ci saremmo aspettati di vederlo allo stadio Guariglia a metà ottobre scorso quando di scena c’era Agropoli-Andria.Sale sugli spalti che non erano i gradoni del Morra e trova una tifoseria locale pronta ad abbracciarlo e a osannarlo come un divo.Il suo sorriso era disarmante per la gioia che avrà provato.

 

Non era in trasferta,lui si è sentito a casa nonostante la sua affezione sia solo ed esclusivamente per la squadra del cuore la Gelbison. Accompagnato da alcuni familiari tamburino ha familiarizzato molto,ha scambiato opinioni e soprattutto ha suonato il suo tamburo,il suo gemello,la sua vita.Alla fine l’Agropoli aveva perso ma lui è andato via tra applausi e pacche sulle spalle ma anche tanti ringraziamenti per essere salito anche sulle tribune dello stadio agropolese. Uno straordinario personaggio che ci commuove quelle volte che lo vediamo al Morra trepidante nel suonare il suo tamburo,entra in punta di piedi,con educazione,guarda la gente negli occhi e comincia la sua partita.Poi è li sul bivio della Cilentana ad aspettare qualcuno che lo riporta a casa,contento comunque sia andata la partita perchè lui la sua giornata l’ha vissuta come voleva.Il calcio è anche questo,forse soprattutto questo.

 

Tamburino rappresenta la sintesi di come dovrebbe essere affrontato un campo di calcio ma è anche il centro di una considerazione semplice.Lui con il suo tamburo e la sua presenza è riuscito a portare gioia e simpatia su di una tribuna(al Guariglia) dove spesso i suoi concittadini vengono appellati con cori poco piacevoli e porta la sua allegri ogni domenica sui gradoni di uno stadio(il Morra) dove invece si fanno i cori contro  gli agropolesi.Lui ha portato gioia,allegria e sentimento suonando un tamburo.E’ l’uomo dell’anno al quale tutti dobbiamo essere grati.Prima d lui un altro vallese merita la gratitudine ed è Puglisi. Alla fine c’è il campanile e ognuno suona la sua campana,Tamburino suona il tamburo per svegliare tutti e per mettere tutti al posto giusto.Sergio Vessicchio

TAMBURINO SARA’ NUOVAMENTE SULLA TRIBUNA DEL MORRA DOMENICA PROSSIMA A SUONARE IL SUO TAMBURO E FAR DIVENTARE ALLEGRO TUTTO

 

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