L’ALESSANDRIA TORNA IN SERIE B DOPO 46 ANNI

ALESSANDRIA. L’Alessandria dopo 46 anni torna in serie B. Ci sono voluti i calci di rigore per conquistare la promozione al termine di un’autentica battaglia nella finale playoff contro il Padova di Mandorlini.

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La festa dei tifosi dell’Alessandria dopo il rigore di Rubin che regala la serie B

Equilibrio fra le due squadre che è regnato sovrano. Andata all’Euganeo 0-0 e ritorno oggi  ancora sullo 0-0 dopo tempi regolamentari  e supplementari intensi con le squadre che hanno cercato in ogni modo di superarsi in un Moccagatta caldo, con temperature che hanno sfiorato i trenta gradi.

Ci sono voluti i rigori per decidere chi dovesse salire in B. E i rigori hanno premiato l’Alessandria.

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Alessandria in serie B, la festa sul campo

Anche qui equilibrio fino al quarto penalty, poi per il Padova ha sbagliato Gasbarro calciando fuori. Sul dischetto è andato Rubin per il rigore decisivo. Un comprimario, arrivato quest’anno dalla Reggina, con Corazza, che ha trovato poco spazio ma con grande esperienza, ex Toro, fra l’altro. E Rubin non ha tradito: palla in rete spiazzando il portiere. E a quel punto si è dato il via alla festa, in campo, fuori dallo stadio, con i tifosi impazziti e tutta la città in delirio per un traguardo che tutti qui, in riva al Tanaro, aspettavano da 46 anni. 

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Alessandria in serie B, la festa esplode in città

Ha vinto forse la squadra più affamata, magari tecnicamente inferiore, come numero di individualità, ma forse quella più organizzata, che ha messo cuore e spirito indomito dove non arrivava la tecnica. Anche la partita odierna, è stata una partita a scacchi, con una ora l’altra squadra a tentare di prendere il sopravvento. E quando un undici si rendeva pericoloso, subito l’altro contrattaccava rispondendo colpo su colpo. Come due pugili, stanchissimi ma che non rinunciano a lottare per vincere e cercano comunque di portare il colpo del ko. Aveva iniziato meglio il Padova nei primi minuti mettendo i brividi a Di Gennaro e compagni ma poi l’Alessandria aveva riguadagnato campo rendendosi a sua volta pericolosa specie con Arrighini la cui conclusione veniva respinta in tuffo da Dini. 

Nella ripresa il miracolo di Pisseri al 64’ su Biasci è stata la parata promozione. Poi lotta, con le squadre disposte a non cedere un millimetro.

Inevitabili i supplementari giocati poco per la stanchezza delle due squadre e i giocatori spesso vittima di crampi che hanno dovuto essere curati. Quindi i rigori che hanno premiato i Grigi. Il rigore decisivo è stato di Rubin, che quest’anno ha giocato poco. Lo dice con semplicità davanti alle telecamere di Raisport: «Era il primo rigore della mia carriera. Il mister mi ha detto: Te la senti? E io cosa potevo dirgli? Di no?».

D’altronde se Longo l’aveva fatto entrare all’ultimo secondo era perché aveva cieca fiducia in lui. Matteo Rubin, veneto di Bassano del Grappa, 34 anni a luglio, una carriera lunga 15 anni con spostamenti da Cittadella a Reggio Calabria, ha regalato ai tifosi la serie B con quel penalty perfetto, tirato col mancino, la palla insaccata alla destra di Bini che ha fatto esplodere il Moccagatta. Il tono è sottovoce, l’accento veneto appena sfumato, quasi con  il pudore di aver appena inflitto a una squadra della sua regione la più crudele delle amarezze.

U.S. Alessandria – Padova: 0-0 d.t.s. (5-4 D.T.R.)

Serie C finale ritorno playoff

U.S. Alessandria: Pisseri, Celia, Chiarello (24′ st Di Quinzio), Parodi (15′ sts Rubin), Arrighini (35′ st Eusepi), Bruccini, Mustacchio, Corazza (9′ sts Stanco), Prestia, Casarini (23′ st Giorno), Di Gennaro. A disp.: Crisanto , Cosenza, Gazzi, Frediani, Crosta, Macchioni, Mora. All.: Moreno Longo.

Padova: Dini, Germano, Halfredsson (4′ sts Vasic), Ronaldo, Jelenic (24′ st Bifulco), Kresic, Biasci (42′ st Paponi), Hraiech (2′ pts Mandorlini), Rossettini, Curcio, Chiricò (3′ pts Gasbarro). A disp.: Vannucchi, Firenze, Andelkovic, Nicastro, Merelli, Pelagatti, Cissé. All.: Andrea Mandorlini.

Sequenza rigori: Ronaldo gol,Bruccini gol, Paponi gol,Stanco gol, Curcio gol,Eusepi gol, Rossettini gol, Giorno gol, Gasbarro fuori, Rubin gol.

Note: Ammoniti: Bruccini, Halfredsson, Casarini, Kresic, Hraiech, Mandorlini.