L’APPELLO DI UN INTERA CITTA’: SALVATE LA BATTIPAGLIESE – (VIDEO)
In città e sui social network non si parla d’altro. Dopo l’annuncio divulgato dal proprietario della Battipagliese Carmine Ferrara attraverso la pagina ufficiale della società è montata la rabbia dei tifosi bianconeri. Un mix tra delusione, preoccupazione e scoramento che ha lasciato insonne la notte dei sostenitori della città di Battipaglia. E’ innegabile, è esplosa la paura di perdere ben 86 anni di storia di una delle più importanti e blasonate squadre del panorama calcistico campano in grado di regalare forti emozioni ad un intera comunità accomunata dall’amore incondizionato per il vessillo bianconero. Da ieri sera subito dopo l’annuncio shock di Ferrara la domanda più ricorrente che ogni tifoso ripete nella propria testa è la medesima: come si è potuto arrivare a questo?
Le scellerate e fallimentari gestioni societarie di questi ultimi anni hanno deturpato un patrimonio calcistico, hanno violentato la fede dei tifosi decretando i titoli di coda di una storia quasi annunciata alla quale i sostenitori zebrati non immaginavano mai di arrivare. Un epilogo triste che lascia l’amaro in bocca, sopratutto dopo la miracolosa salvezza raggiunta nella stagione appena conclusa. Il gol di Agresta nella finale play out contro il Sorrento può essere l’ultimo respiro della storia di questa società. Un malato terminale lasciato in fin di vita da chi ha sfruttato questa squadra e questi colori per tornaconti personali abusando dell’amore genuino dei tifosi. Quegli stessi tifosi che affollarono il settore ospiti del “Campo Italia” trascinando la squadra all’impresa e che travolti dall’amore che si prova come una madre per il proprio figlio lanciano un appello disperato all’imprenditoria del posto: SALVATE LA BATTIPAGLIESE!
Da Filippo Viscido, battipagliese purosangue, al portiere De Marino, a tanti altri ex giocatori come Pietro Famiano che hanno vestito la maglia bianconera in passato, l’appello è unanime. La zebra deve tornare a correre con forza e vigore sul campo, su quel campo verde che l’ha sempre vista protagonista in 86 anni di storia ed emozioni. Bella e unica, splendida come un tempo. Sergio Vessicchio
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