LEONFORTESE, MIRTO: “ABBIAMO DIFFICOLTA’ A FARE GOL E SI VEDE, CI VUOLE CATTIVERIA”

La Leonfortese poteva fare di più. Questa la sensazione dopo la sconfitta di ieri in casa del Siracusa, un ko che non è ancora andato giù al tecnico biancoverde Gaetano Mirto. “Ci abbiamo messo tutti i mezzi per riprendere questa partita. L’abbiamo giocata a viso aperto, non abbiamo fatto nessuna barricata. Penso che sul piano delle occasioni ne abbiamo avute quanto il Siracusa. La partita è stata aperta fino al due a zero tranquillamente. Abbiamo avuto le nostre occasioni da rete ma non siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che il Siracusa ci ha lasciato. Abbiamo avuto la possibilità di fare delle ripartenze con spazi molto ampi dietro le spalle dei difensori. Partivamo sempre con qualche secondo di ritardo, infatti, abbiamo subito almeno una trentina di fuori gioco. Bastava qualche passo in meno e si poteva attaccare ottimamente questo spazio, quindi non siamo stati bravi. Comunque la gara l’abbiamo giocata, facendo il tutto per tutto per non perderla, e non facendo barricate. Alla fine il giudizio del campo è quello giusto. Abbiamo difficoltà a segnare, è palese e si vede. Creiamo bene fino a trequarti, poi nell’ultimo passaggio e nel tiro non riusciamo a mandarla dentro. I numeri d’altronde parlano chiaro, nelle ultime dodici gare abbiamo fatto appena due gol. Un po’ pochino purtroppo. Giochiamo con tutti alla pari, non ci ha mai messo nessuno sotto finora. Stiamo pagando molte assenze, e l’esserci rilassati troppo presto ed avere cantato vittoria. Prima colpa mia e poi segue quella dei giocatori. Noi abbiamo una squadra umile con giocatori che vengono da categorie inferiori, e per salvarci in serie D ci vuole la cattiveria agonistica oltre che il gioco. Quando abbiamo messo la cattiveria agonistica, eravamo a ridosso dei play-off pur essendo sulla carta inferiore alle altre squadre. Quando arrivi con l’acqua alla gola, non è facile riprenderti, e i risultati sono questi. Abbiamo perso alcuni giocatori che sono andati via. Dalla penultima giornata di andata abbiamo fatto dieci punti, che non sono pochi, con questa squadra attuale. Poi tutte le volte non riescono a chiudere le partite, la squadra si spegne e non rende. Sicuramente c’è qualcosa che non va nella mentalità, nella cattiveria agonistica. E’ giusto che l’allenatore si assuma la responsabilità di questo perché deve saper dare le giuste motivazioni a una squadra che come contenuti tecnici sono inferiori ad altre squadre. Mi dite perché Wade ha giocato in difesa e non a centrocampo? Wade è un centrocampista, purtroppo ha i suoi problemi. Abbiamo in questo momento delle difficoltà fisiche con lui e Chiarrese, e per queste difficoltà non riuscivano ad accorciare in avanti, e a centrocampo e in attacco si creano questi squilibri“.

Pippo Franzò