LICCARDI LA STRETTA DI MANO E LA PAROLA SONO DEI VALORI, NON SI FA COSI’!

Nella vita, nella società civile, esistono gli uomini, gli uominicchi e i quaquaraquà.Quando si da una parola, si stringe una mano,si guarda negli occhi il prossimo ed è più di un contratto firmato, più di una firma.Un tal Liccardi che di mestiere non fa nulla,si diletta a giocare a calcio nelle categorie dilettantistiche e lo fa anche con profitto perché è un ottimo giocatore,è un attaccante che fa gol ma si è preso gioco di una società che lo ha guardato negli occhi,gli ha stretto la mano,gli ha firmato un assegno.A questo punto sembrava operazione fatta quella dell’arrivo di Liccardi ad Agropoli.Liccardi da quel momento in poi oltre a non aver più risposto al telefono non ha apposto la firma per giocare nell’Agropoli ed è andato a giocare con la Turris.Tutto questo ha spiazzato l’Agropoli che aveva fatto affidamento sulla parola, sulla stretta di mano e sull’assegno dato al giocatore e trovarsi senza l’attaccante su cui aveva puntato.Liccardi oltre ad essere andato ad Agropoli, oltre ad essersi seduto insieme ai compagni a guardarsi la partita di Coppa Italia,oltre ad essersi rapportato con la stampa e dopo aver pubblicamente attaccato la Nocerina ha fatto credere a tutti di dover essere un giocatore dell’Agropoli mentre è diventato un giocatore della Turris.E’ evidente che chi si rende reo di tale atteggiamento poi nella vita trovi molte difficoltà.La parola, la stretta di mano sono dei valori morali ed etici e chi oggi viene a sapere di questo quale credibilità può dare a Liccardi? Il forte bomber di Sant’Anastasia giocherà a Torre del Greco, magari prenderà tantissimi soldi, forse farà tanti gol ma una cosa è certa, ha messo la sua parola alla berlina.Difficilmente potrà depurarla.In bocca al lupo bomber.Sergio Vessicchio