LO STRANO EN PLEIN DELLA ROMA A TORINO 6 SU 6

Ben 6 trasferte a Torino dall’inaugurazione dello Juventus Stadium per la Roma in questi anni e 6 sconfitte sonore ed indiscusse. Nel primo campionato 2011/2012 toccò a Luis Enrique, poi rivelatosi vincente altrove e non quel brocco definito con troppa fretta dalla Sudde, portare a casa un secco 4 a 0 in campionato ed un altrettanto perentorio 3 a 0 in Coppa Italia.L’anno successivo forse la vittoria più bella per uno Juventino, un 4 a 1 senza se e senza ma contro la Roma di Zeman, salutato dal competente pubblico dello Stadium a suon di sonori fischi come il suo palmares meritava.Anno nuovo, allenatore nuovo, quel Garcia arrivato nella Capitale con quella signorilità che ti faceva ben sperare per un salto di qualità dei burini a livello mediatico eppure, dopo il 3 a 0 senza infamia e senza lode del primo anno, nel campionato scorso il francese perde completamente il suo tradizionale aplomb ed imbraccia un violino per accompagnare con una triste melodia il naufragio, all’ultimo minuto per 3 a 2 su un missile di Bonucci, del suo Titanic giallorosso, dichiarando urbi et orbi che vincerà ugualmente lo scudetto scatenando l’ilarità per mesi dei social network.E siamo alla partita di quest’anno, il violinista nel frattempo è uscito anzitempo dalla Chiesa faticosamente messa al centro del villaggio, lasciando l’onere di guidare la riscossa al buon Spalletti che pensa bene di limitare i danni, forse memore delle goleade degli anni passati e riuscendoci pure in parte.Ennesima sconfitta ed ennesima dimostrazione che lo Juventus Stadium è ancora una volta l’uomo in più di questa squadra.Paolo Scola