LO STRISCIONE FAKE ALLO STADIO ARECHI,TRA FALSI ULTRAS E IDIOTI SENZA FIRMA

Quello striscione vagante  UNITI SI VINCE sui distinti è un autentica fake news. L’unità a Salerno è una parola dimenticata dai tempi del Vestuti e mantenuta sempre solo in politica intorno all’attuale presidente della regione Campania in qualità di sindaco. Una scelta giusta per la grande trasformazione che con merito Vincenzo De Luca ha fatto di Salerno. Se ci fosse stata la stessa unione intorno alla Salernitana di certo la squadra avrebbe avuto altri percorsi e diverse fortune. Invece la Salernitana è stata terreno di scontro, spesso sotto il segno del deluchismo. Una francia molto pericolosa, senza mai firmarsi, ma riconducibile al tifo per l’ex sindaco (sia chiaro De Luca non c’entra) ha usato la Salernitana per imporre dittature che hanno trascinato, nel tempo, la Salernitana nel baratro. Guerra a Soglia, guerra ad Aliberti, azione distruttiva del presidente e dell’uomo Lombardi e ora guerra a più riprese contro Lotito. In queste lotte non si firmano mai, non escono fuori e non hanno il coraggio di metterci la faccia. Usano però la fede e la passione dei tifosi veri, quelli che hanno il cuore e l’attaccamento verso i colori. Una sorta di loggia massonica del tifo. “Ci sono ma non ci sono”. Circuiscono i tifosi e li inducono ad essere loro megafoni. Anche quando fanno le coreografie  il loro messaggio è sempre poco chiaro, nelle ultime 10 maxi coreografie il tifo e la passione verso i colori granata si nota solo a latere, ma sono messaggi codificati verso chissà quale scopo, molte volte a sfondo politico soprattutto quando qualcuno deve ottenere qualcosa dal comune.

 

La Salernitana diventa l’oggetto per “ottenere”. Sia chiaro tutto questo lo hanno capito tutti, lo sanno tutti, ma nessuno ha il coraggio di dirlo o di scriverlo. La categoria alla quale appartengo nel corso degli anni, in buona fede ha  sempre esaltato coreografie, la curva, l ‘attaccamento, la forza della curva elogiando all’ennesima potenza l’importanza della curva, del sostegno dato e di come possono essere il dodicesimo uomo in campo. La risposta è quella di mettere in croce i giornalisti appena qualcuno non dice cose che loro vorrebbero far dire o di gettare su di loro tutte le colpe possibili e immaginabili. Ma dire questo è scoprire l’acqua calda. La città è stanca di questo perchè ormai è evidente che la Salernitana si trova nelle sabbie mobili di questa situazione, e la gente si è allontanata perchè rassegnata da questo stato di cose che Lotito ha ben capito perchè è la riproposizione di quanto ha subito a Roma con la Lazio. La loro bravura è quella di ribaltare subito le situazioni facendo passare un pensiero comune. La gente non va allo stadio perchè la squadra perde, gioca male e perchè non sopporta più gli pseudo ultras e loro, attraverso i loro bracci armati subito dicono che è per colpa di Lotito, perchè la Salernitana è la Lazio b, perchè c’è la multiproprietà ecc ecc le solite stronzate che mettendo in mezzo ad arte quando devono cominciare a puntare la società. Il loro forte però sono gli striscioni anonimi e le pagine social senza firme. Usano il nome della Salernitana sui social per aizzare la gente contro società, dirigenti, giocatori, giornalisti che non sono piegati ai loro pensieri e per i quali usano il soliti slogan definendoli al prezzo della società come fanno con gli striscioni. Ma se con gli striscioni la Salernitana legalmente  non può intervenire, per il nome usato sui social, potrebbe intervenire per il nome e il simbolo usato e attaverso la polizia postale, risalire a questi delinquenti, intervenire e scucire il buco del culo a questi anonimi vigliacchi che non mettono la faccia ma dovrebbero mettere mani al portafoglio.  Gli striscioni servono a destabilizzare la piazza e ad armare gente di buona fede contro la Salernitana i quali abboccano quando c’è delusione e sconcerto non prima di aver seminato zizzania con i soliti argomenti (multiproprietà, Lazio b, acquisti, cessioni e via dicendo) , un gioco a distruggere senza firmarsi. Per un periodo hanno inventato la fake news dei Della Valle i quali non sanno nemmeno cos’è la Salernitana e associano questo nome alla bomba di Fiorentina- Grasshopers, poi hanno mincciato alcuni giocatori per non farli venire a Salerno, poi hanno minacciato su Instagram alcuni altri calciatori dopo una vittoria. Sempre senza firmarsi. Sempre nell’anonimato. Mentre la città, la tifoseria, gli appassionati stanno vivendo una stagione strana perchè la squadra è in lotta per la serie A, Fabiani l’ha isolata e in casa è la squadra, dopo l’Empoli, che ha fatto più punti in serie b, ben 30 fino a questo momento mentre l’Empoli, prima in classifica, ne ha fatti 31. Quello striscione all’arechi è una fake news, una speranza di vedere la città unita in questo momento, di remare tutti verso la stessa direzione. Ma è una fake news perchè i vigliacchi non si fermano, hanno già gli striscioni pronti e hanno anche gli slogan già predefiniti e se la Salernitana non riuscirà ad andare in serie A scriveranno che Lotito non vuole andarci, la multiproprietà, la vendita ecc ecc le solite stronzate che si bevono solo quei tifosi delusi che non sanno con chi prendersela. Una cosa è certa, la Salernitana è una delle società più sane del calcio italiano.

 

Mette sempre palla a centro da 9 anni senza mai un dubbio come avveniva in precedenza. Ha un direttore generale  tra i più bravi in Italia ,e  non sappiamo come fa a sopportare l’odio e il fango che i più, a Salerno, gli riversano contro da 15 anni e sul quale inventano fake news a iosa. Il tutto in una città, Salerno, e una provincia , ricche  di imprenditori di successo i quali si tengono ben lontani da assumere la guida della Salernitana perchè il giorno dopo aver preso la società verrebbero vessati, insultati, vilipesi insieme alle loro famiglie. La storia racconta ce i presidenti di Salerno si sono allontanati quasi tutti per le pressioni e le contestazioni. La cartina di tornasole di tutto questo è una sola presenza in serie A per un solo anno in 50 anni. Ma ora le cose bisogna cominciare a dirle, bisogna cambiare la mentalità e offrire un volto diverso di una tifoseria splendida e piena di risorse. Non deve passare il pensiero di pochi ma deve essere principale quello della città, dei tifosi veri e degli ultras che ci mettono la faccia, e a Salerno e in provincia solo la maggior parte, anzi la stragrande maggioranza. Tutti gli altri è solo monnezza, zavorra, schifezza umana e vigliacchi nascosti dietro l’anonimato. Sergio Vessicchio