MARADONA CONTRO MESSI: “ERA TUTTA UNA FARSA”

Il rapporto fra Leo Messi e la Nazionale Argentina continua a far parlare.
Dopo l’addio alla Seleccion, che sembrava definitivo, al termine della finale di Copa America persa contro il Cile del 27 giugno scorso, ora il fuoriclasse del Barcellona è pronto al ritorno ma la polemica non si spegne.
In attesa della prima gara ufficiale, il primo di settembre a Mendoza contro l’Uruguay, a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Diego Armando Maradona in un’intervista rilasciata a Radio La Red e ripresa da tutti i quotidiani argentini.
Per il Pibe de Oro, che aveva pronosticato l’addio come definitivo, quello di Messi sarebbe un piano studiato a tavolino insieme alla Federazione per far dimenticare le tre finali perse dall’albiceleste.
” Ademas se le escapò la tortuga” la frase utilizzata da Maradona, letteralmente “ha perso il controllo”.
” Non è possibile cambiare idea così radicalmente in così poco tempo” ha poi aggiunto.

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Ad onor del vero, durante l’intervista a Radio La Red, Maradona ne ha avute un po’ per tutti. Ha infatti attaccato in primis tutti i calciatori argentini per essersi accordati con Sergio Marchi, presidente dell’assocalciatori argentina ed al centro dei dibattiti che stanno sconvolgendo il campionato argentino.
Proprio di Marchi ha detto: “Non ha carattere, non può difendere nessuno. Dovrebbe stare seduto sul divano a guardarsi un film con la sua signora”.
Il Pibe ha poi attaccato in maniera diretta i vertici AFA affermando che “il campionato argentino è nella stessa fase decadente di quello brasiliano. Non ho dubbi sul fatto che la Federazione stia vendendo molto fumo con questo nuovo campionato perché questa gente non ha la minima idea di quello che sta facendo“.

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Ha parlato in questi giorni anche il nuovo tecnico della Selezione Argentina, Edgardo Bauza, e ha parlato sopratutto di Messi, del suo ritorno e del ruolo che avrà nell’Argentina che verrà.
I due si sono incontrati, faccia a faccia, e lì è nata la decisione di tornare in nazionale da parte di Leo.
“All’inizio quasi mi studiava. Io gli ho detto che l’avrei convocato e lui sarebbe venuto, senza alternative. Io ti convoco, punto!“.
Poi Bauza continua a raccontare: ” Dopo dieci minuti di studio il resto è stata una chiacchierata sincera e solo sullo sport. Messi, come tutti gli altri, soffre le critiche. Abbiamo parlato molto dell’importanza del gruppo”.
Bauza è consapevole che la situazione della nazionale argentina non sia delle migliori e sia necessaria una ricostruzione proprio partendo da Messi senza però caricarlo di troppe pressioni.
” Per Messi immagino due o tre ruoli differenti. L’importante è allontanare l’idea che tutto dipenda da lui. Leo si trova spesso ad avere due, tre, a volte quattro uomini addosso. Non è per nulla scontato che aver il miglior giocatore al mondo basti per farti vincere. Dobbiamo mettere Messi nella condizione di essere pericoloso non di doversi inventare giocate fuori dal normale”.Nella stessa intervista Bauzo ha poi dichiarato che convocherebbe con piacere Franco Vazquez (“è tra i sessanta che teniamo d’occhio”) che ha subito risposto in maniera positiva: “Mi sento argentino”.