MILAN,TRE GIOCATORI IN USCITA,NON ARRIVA NESSUNO

Se il Bollettino dovesse scommettere un euro, non avrebbe dubbi: nella finestra di “riparazione” invernale del calciomercato il Milan si muovera’ solo in uscita. Con tre giocatori sicuri in partenza (Paletta, Gomez e Muari) e un quarto che potrebbe essere dato in prestito (Locatelli). Al contrario, dalle porte girevoli di Milanello non dovrebbe entrare nessuno. Usiamo il condizionale per lasciare spazio alla remota possibilita’ che arrivi una offerta per Andre Silva (dalla “solita” Inghilterra), il che permetterebbe di aprire la caccia a una punta esterna.

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Andiamo con ordine. Dopo la buona prova di Firenze, ora il Milan affronta il tema calciomercato invernale. Il Milan ha bisogno di vendere (la rosa e’ lunga soprattutto in difesa ed e’ assurdo lasciare in tribuna giocatori per tutta una stagione) e avrebbe bisogno di comprare. Manca un attaccante esterno che sappia creare la superiorita’, saltare l’uomo e che faccia qualche gol. Cosi’ come sarebbe utile avere una alternativa a Kessie che sta giocando ininterrottamente da inizio stagione (era il caso di vendere Kucka per una manciata di milioni in estate?)

Nel ramo cessioni tutto appare gia’ ben delineato. Gabriel Paletta ha richieste, si e’ sempre ben allenato e garantisce un rendimento affidabile: la destinazione piu’ probabile e’ il Sassuolo. Secondo la stampa argentina, Gustavo Gomez e’ stato richiesto dal Boca Juniors: da capire prezzo e quanta parte di ingaggio ha accettato di ridursi il difensore paraguayano (o in alternativa, quanta parte se l’accollerra’ il Milan). Il terzo a partire sara’ lo spagnolo Jose Mauri: per lui finora solo pochi minuti in Europa League.

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Del resto, da quando e’ arrivato in prima squadra Gennaro Gattuso ha fatto capire che il suo modo di giocare prevede che i titolari – se sono in forma – giocano sempre. Ecco perche’ Manuel Locatelli, in campionato, con Gattuso ha giocato solo 17 minuti. Cosi’, il regista dell’under 21 potrebbe essere dato in prestito per giocare con continuita’ e per capire se sia effettivamente all’altezza di una squadra da primi posti. Una possibile destinazione e’ la Spal, squadra di giovani e con un allenatore che li sa valorizzare. Suggestivo ma assai improbabile lo scambio con la Fiorentina per Badelj.

Piu’ complicato il capitolo “arrivi”. Sarebbe banale dire che non ci sono soldi da spendere. Piu’ che altro il Milan in questo momento non puo’ aggiungere altre uscite dopo i 240 milioni impegnati in estate per rifare la rosa. L’Uefa non vedrebbe di buon occhio altre spese per l’ingaggio di giocatori (almeno fino a quando non ci sara’ un piano per l’aumento dei ricavi ritenuto credibile), compromettendo l’accordo di settlement agreement necessario per evitare sanzioni. Ma non e’ solo questo: la societa’ ha vincoli finanziari molto rigidi con il fondo americano Elliott, il quale ha accettato di prestare 303 milioni di euro alla cordata guidata da Yonghong Li per chiudere l’operazione di acquisto fa Fininvest a patto che il Milan mantenga sempre i conti in ordine. Per non aggiungere il fatto che in questo momento il Milan ha questioni economiche piu’ urgenti da risolvere: il rifinanziamento del debito innanzitutto, con una trattativa che finora non ha trovato interlocutori disponibili, a meno di prendere in considerazione l’offerta per l’ingresso in societa’ di un fondo arabo. Un nodo che verra’ sciolto dopo il viaggio in Cina dell’amministratore delegato Marco fassone previsto nei prossimi giorni.

Ecco spiegato il motivo per cui il mercato in entrata del Milan potra’ avvenire solo con giocatori in prestito, anche se sempre capita di trovare un giocatore come Deulofeu che non abbia spazio nel suo club cosi’ come avvenuto lo scorso anno. Lo spagnolo non e’ citato a caso: nel Barcelona gioca poco e vorrebbe trovare una squadra che gli garantisce visibilita’ per non perdere la possibilita di essere convocato per il Mondiale. Sarebbe una beffa dovesse finire all’Inter….

In alternativa, il Milan potrebbe comprare se riuscisse a vendere uno dei suoi pezzi “pregiati”. Escluso l’addio di  Gigio Donnarumma (se ne riparlera’ in estate), il sacrificato potrebbe essere Andre Silva: perche’ ha mercato e perche’ ha un potente procuratore come Mendes. Il quale e’ preoccupato che il suo pupillo possa non essere convocato per il mondiale di Russia 2018 visto che viene ormai utilizzato solo come terzo attaccante.

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Potrebbe finire solo in Inghilterra, dove ci sono club che hanno le risorse per soddisfare la richiesta del Milan: incassare tanto quanto speso finora per il centravanti portoghese (almeno 38 milioni). A quel punto, ci sarebbero i soldi per cercare una punta esterna di ruolo. Ipotesi nel complesso suggestiva ma con tutta probabilita’ destinata a rimanere tale. Le indiscrezioni sembrano piu’ che altro uscite dall’entourage dello stesso Mendes: un messaggio nemmeno troppo mascherato al Milan e a Gattuso perche’ Silva abbia piu’ possibilita’ di giocare e farsi vedere.