MOGGI: “L’INTER ANDAVA RETROCESSA,LA VAR E’ INUTILE”

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi infiamma la vigilia del derby d’Italia in un’intervista a ‘Libero’.

L’ex dirigente bianconero prima si dice scettico per quanto riguarda il Virtual Assistance Referee: “Il Var doveva essere la fine delle polemiche, non è cambiato niente. Calciopoli sarebbe scoppiata lo stesso. Cinque arbitri sono stati assolti, Racalbuto ha avuto la prescrizione e hanno condannato solo De Sanctis; come dicono le sentenze, le partite e i campionati non sono stati alterati. Quello che succedeva in campo è stato solo un pretesto usato per far fuori chi in quel momento aveva più capacità e otteneva più successi”.

“Il Var dovrebbe avere una normativa più oggettiva e non limitarsi a stabilire se un fallo da rigore ci sia o meno. Quando la ‘macchina’ è guidata dalle azioni dell’uomo non è più una ‘macchina’. A volte arbitro e addetto video sono talmente incerti e di poca personalità che si chiamano per aiutarsi a vicenda. Potevano mettere un monitor al quarto uomo e finiva lì. E dunque le caratteristiche dei vari direttori di gara sono e saranno predominanti sulle decisioni”.

Poi Moggi tira in ballo l’Inter e l’ormai famigerato contatto Iuliano-Ronaldo in un Juventus-Inter del 1998: “Anche quello non sarebbe mai arrivato a una conclusione col Var. Con le regole di oggi l’azione sarebbe proseguita, West avrebbe steso Del Piero e Ceccarini avrebbe assegnato il rigore ai bianconeri. Poi avrebbe chiesto il controllo al Var e magari sarebbe stato inutile. Anche quella volta sarebbe dipeso da chi c’era davanti al video: l’arbitro avrebbe verificato le immagini e poi deciso”.

Quindi l’attacco: “E comunque, Juve e Inter non avrebbero neanche dovuto giocare quella gara. L’Inter doveva essere retrocessa per il passaporto falso di Alvaro Recoba. Punto. Come finirà domani? Vince la Juventus 2-0”.