NAPOLI CONTRO HIGUAIN, STORIA D’AMORE FINITA

Tre anni a Napoli attraversati da un amore smisurato, solo di poco inferiore a quello a suo tempo riservato a Maradona. Poi il passaggio alla Juventus, ‘proprio’ alla Juventus. Un tradimento, un’offesa alla città e ad un popolo, una pugnalata alle spalle, qualcosa che non si può perdonare. I tifosi del Napoli e Gonzalo Higuain, una storia d’amore finita male, i cui strascichi continueranno almeno fino a quando l’argentino giocherà in Italia. Lo scorso anno il Pipita scese in campo al San Paolo due volte nell’arco di tre giorni, in campionato e in Coppa Italia, e l’accoglienza fu tanto feroce da fargli perdere la testa. Quest’anno la replica. Eppure ogni volta Higuain, con rabbia e determinazione, si è caricato sulle spalle la squadra e ha fatto male al Napoli. Quella fra il giocatore e i suoi ex tifosi è una frattura alla quale non c’è rimedio possibile. Non è d’accordo Maurizio Sarri, che non segue su questo piano i sostenitori, ma neanche la sua voce viene ascoltata. Il calciatore – forse ricordando l’amore smisurato che i partenopei gli avevano mostrato – ha sempre sostenuto, anche con gesti plateali fatti dal campo, che il colpevole di questa rottura sia stato a suo tempo Aurelio De Laurentiis. Un modo, forse, per scusarsi con la gente di Napoli che, però, non ha ammorbidito i sostenitori azzurri. Ieri sera al San Paolo è andato nuovamente in scena il litigio tra i due ex innamorati. Bordate di fischi, urla, offese terribili si sono levati dagli spalti ogni volta che Higuain ha toccato il pallone. Quando il Pipita ha segnato e ha esultato platealmente, la rabbia si fatta ancora più intensa. Ai tifosi ieri ha fatto più male la vendetta di Higuain che la sconfitta in sé. Nessuno sugli spalti ha mai pensato che il trattamento peggiore che avrebbero potuto riservargli, quello che forse gli avrebbe fatto più male, sarebbe stato l’indifferenza.