NUOVA US AGROPOLI ALFIERI CI METTE LA FACCIA,OGGI LA PRESENTAZIONE AL COMUNE,LA SQUADRA STENTA A COMINCIARE

Lo sforzo e l’impegno dei tifosi nella salvezza storica dell’Agropoli rimarranno per sempre nello scrigno dei ricordi di una società sempre più gloriosa.L’unica in Campania a non essere fallita.Un primato che la città svendola con orgoglio e passione e che incornicia alla vigilia di un centenario alle porte e che eleva tutti,dal primo all’ultimo, i protagonisti di cento anni di attività.Dai presidenti ai tifosi,dai giocatori ai dirigenti,dai politici ai simpatizzanti.Sono tutti nella storia.Non può essere un fatto che passa inosservato e sotto traccia come negli ultimi anni capita alle “cose di Agropoli”.Se questocentenario fosse caduto 30 anni fa probabilmente i festeggiamenti sarebbero stati molto più sfarzosi e importanti e più inseriti nel contesto sociale.Oggi l’Agropoli naviga quasi nell’indifferenza generale e grazie a pochi appassionati si regge la storia.Un pò come le feste agropolesi o come il carnevale,il torneo internazionale dopo i fallimenti di presepi vari e manifestazioni storiche.La squadra è poco seguita e chi la segue spesso fa danni.Perciò l’atto compiuto dai pochi in questi mesi si riveste di un importanza eccezionale.E non si tratta di un caso se l’ex sindaco Franco Alfieri ha mediato nella composizione della società nuova ma con facce conosciute e tutte pulite che ai delfini hanno già dato tanto.Non c’è nulla da dire su coloro che stasera saliranno sullo scranno più alto della città per rinverdire l’Agropoli e presentare il progetto di continuità verso il centenario simbolo inequivocabile di appartenenza e rispetto verso chi per cento anni ha dato quello che poteva per il delfino,per il nome della città.E se questa città,se la squadra,hanno un difetto e quello di non saper valorizzare le risorse che vogliono bene ai colori.
La differenza con Vallo della Lucania è questa.A Vallo valorizzano tutto ciò che è di Vallo,giustamente,strategia vincente,ad Agropoli distruggono tutto e tutti per i propri tornaconti personali o per invidie.In sostanza a Vallo della Lucania vogliono bene ai propri colori,alla propria gente e hanno valori che ad Agropoli se li sognano tanto da valorizzare anche tre quatrtro titoli comprati e di esaltare una storia che in 60 anni ha visto vincere un solo campionato con un agropolese in panchina e un secondo posto con un altro agropolese in panca,Santosuosso e Cianfrone docet.Un altro secondo posto con l’attuale allenatore dell’Agropoli allaguida e il centravanti che è un simbolo dell’Agropoli Serrapede.Prendere esempio da Vallo della Lucania rappresenta una giusta e consapevole umiltà perchè anche dagli avversari bisogna prendere il meglio,proprio come hanno fatto ai piedi del Monte Gelbison,l’ultimo esempio si chiama Ferrazzoli.Un po come l’Inter e il Napoli che invece di prendere esempio dal virtuosismo della Juventus perdono tempo a gettargli fango addosso e rimangono sempre perdenti.Rialzare la testa,valorizzare tutti coloro che vogliono bene all’Agropoli,esaltare il delfino sono le prerogative per fare bene e continuare verso il futuro in caso contrario si festeggerà anche il centenario ma la storia rischia di fermarsi li e il delfino cade dalla rupe e s’infrange nelle alghe della marina.Chi vuole bene all’Agropoli deve ricordarsi di un motto e farlo proprio: “Per Agropoli,con Agropoli,in Agropoli”.Chi non lo comprende se ne andasse a fare inculo perchè non può consderarsi di Agropoli.Sergio Vessicchio