PAGLIUCA DA UNDER A UOMO MERCATO,L’ORO INCOMPRESO DEL REAL AGRO AVERSA
Dietro ogni uomo c’è una personalità, una dignità e un’accurata ricerca del meglio. La “regola” degli under, “maledetta” nel calcio dilettanti è una contraddizione meschina che fa perdere il talento di tanti giovani. L’idea ingiustificata e senza un nesso logico che un giocatore under deve solo far numero è il frutto di logiche sbagliate, controproducenti, effimere e senza costrutto. L’oro delle società dovrebbe essere proprio nella rosa degli under ma c’è troppa improvvisazione per capirlo. Un under di prestigio, ad esempio, è l’attaccante del Real Agro Aversa Giuseppe Pagliuca, classe 2000, fisico possente, alto 1,90, punta centrale, seconda punta ed esterno d’attacco. Conosce il ruolo benissimo in virtù dei suoi trascorsi nei settori giovanili più importanti della Campania, Napoli e Benevento su tutti. Ottima anche la tecnica individuale, curato nel fisico, allenato e sempre sul pezzo,l o scarico preciso e l’intuito del posizionamento eccellente. Il suo ingresso tra i professionisti è stato condizionato dall’emergenza attuale, al Sicula Leonzio, in serie c, ha fatto bene ma è durato poco. Particolarmente travagliato è stato il rapporto con i dilettanti, la sua condizione di under pregiato in un ruolo dove gli allenatori preferiscono gente più matura gli ha sbarrato la strada come capita a tanti giovani bravi come lui. Prima parte della stagione in eccellenza poi l’approdo al Real Aversa dove gioca poco, non riesce ad esprimere il suo talento perché viene presto accantonato e mentre la società, forse giustamente, è irritata per il comportamento degli arbitri e della lega per i penalizzanti torti che la squadra ha subito, hanno perso di vista Pagliuca ,come altri, finito ai margini nonostante la sua importante presenza come under e come calciatore in generale. I giovani di oggi si sa sono spesso suscettibili, hanno voglia di emergere, hanno poca pazienza, scalpitano e soprattutto vantano una dignità che quando la si tocca poi non li ritrovi più. Ma incontrano anche quelli che sono la rovina del calcio, gli allenatori moderni che hanno sulla coscienza il crollo di qualità del calcio a tutti i livelli. Non sono psicologi, hanno procuratori amici e gerarchie isteriche per cui un giovane under non nel giro dell’allenatore finisce stritolato.
Non si spiega perchè un giocatore come Pagliuca non trova posto e d è costretto a mettersi sul mercato. Lui come altri. Il giovane chiede di giocare di più, ma i movimenti societari e l’atteggiamento del tecnico gli hanno fatto capire che deve cambiare aria. E lui con il grande bagaglio di personalità, con la testa alta di chi non si è piegato sul mercato ci è andato e oggi, per chi se lo prende è un affare. Un classe 2000,con quel fisico, con quella tecnica e con un curriculum già ricco ,è oro per chi se lo prende. Sperando di trovare un allenatore che invece di pensare ad altro lo possa valorizzare. Sergio Vessicchio