PARLA BOZZO NOTO PROCURATORE: “LA JUVENTUS STA FACENDO COSE STRAORDINARIE FRA 4 ANNI VI STUPIRA’ ANCORA DI PIU’.E’ UNA SQUADRA MODELLO”

Beppe Bozzo, avvocato e agente con molti assistiti, tra cui Alvaro Morata e Federico Bernardeschi ha parlato in un’intervista a Tuttosport sull’affare Cristiano Ronaldo. Lui, intermediario in molti affari sia con Florentino Perez che con la coppia Marotta-Paratici ha raccontato: “Come sto vivendo l’affare del secolo? Nessuna invidia, anzi chapeau per Jorge Mendes, un agente importante che lavora 24 ore al giorno. Sto seguendo il caso con trepidazione e con grande soddisfazione per il calcio italiano. Sarebbe qualcosa di eccezionale avere in serie A il miglior giocatore del mondo e riavere da noi un Pallone d’oro”.

Pronostico?
“Il mio è un punto d’osservazione esterno, però nel mercato le “non smentite” valgono come delle conferme. Ecco perché sono convinto che, a questo punto, tutti si siano portati talmente avanti da non potersi più tirare indietro. Magari ci vorrà soltanto un pizzico di pazienza. Un po’ di tempo può essere utile alla Juventus per effettuare qualche cessione e al Real Madrid per comprare almeno due top player, perché uno non basterà per sostituire CR7. E qualche giorno in più sarà utile pure a Ronaldo per godersi le vacanze”.

E’ sorpreso dalla straordinaria mossa di Marotta e Paratici?
“No, parliamo di due dirigenti fenomenali e di una società animata da ambizione e capacità: con questi ingredienti, e un presidente come Andrea Agnelli abile e appassionato, era logico aspettarsi un cambio di rotta da un momento all’altro. Ad altre società italiane forse manca la passione di un presidente come Agnelli. Cristiano Ronaldo è un affare importante e tutt’altro che illogico, perché prendi lo sportivo che muove più soldi nel mondo e lo inserisci in un’azienda, la Juventus, dove tutto funziona a meraviglia e a cui manca l’ultimo passo a livello commerciale per ridurre il gap da super potenze come Real Madrid e Manchester United. Pensate a una cosa: nel 2014 la Juventus acquistò Morata dal Real Madrid per 20 milioni e con la ricompra a favore degli spagnoli. Dopo soli 4 anni la Juventus sta provando a prendere Cristiano Ronaldo, dal Real Madrid. Pensate allora, di questo passo, cosa sarà in grado di compiere la Juventus tra altri 4 anni”.

Lei cosa immagina?
“Un club che si siede sul tetto del mondo e macina successi a ripetizione. Cristiano Ronaldo è il più forte giocatore del pianeta. Averlo nella propria squadra fungerà anche da calamita per attirare nuovi campioni”.

Tornando all’affare Ronaldo-Juventus: la chiave è il gentlemen’s agreement stabilito a gennaio e che consentirebbe a Ronaldo di lasciare il Real Madrid per 100 milioni e non per il miliardo della clausola a patto di non trasferirsi in Spagna, al Paris Saint-Germain o in una delle big inglesi. A questi livelli – e con queste cifre – quanto può valere una parola data?
“Florentino Perez, presidente leggendario e uomo d’altri tempi, se ha dato davvero la sua parola la manterrà al cento per cento. Ho avuto la fortuna di conoscerlo. E’ una persona leale e correttissima, oltre che un dirigente e un imprenditore straordinario. Un visionario, pensate solo al modello dei galacticos che si è inventato, alla crescita del fatturato del Real Madrid da cento milioni a quasi un miliardo e a tutti i trofei che il club ha conquistato sotto la sua gestione. Aver avuto a che fare con Florentino è stata un’eccezionale palestra anche per me”.

Un aneddoto?
“Indimenticabile è un episodio del dicembre 2005. Era il tempo dei primi abboccamenti del Real Madrid per Cassano. Ci vedemmo a Madrid all’ora di pranzo, in un ristorante dell’Eurobuilding. All’incontro mi accompagnò il compianto Ernesto Bronzetti, persona fantastica e mediatore, in quel caso. Avevo già un mezzo accordo per Antonio con un club italiano, mi presentai molto preparato all’incontro. Florentino, pur stimando tanto il talento di Cassano, a un certo punto mi disse che aveva dei dubbi sul carattere del ragazzo. Non finì la frase che arrivò al tavolo Raffaella Carrà, di casa in quel ristorante e amica del presidente del Real. La Carrà avvertì Florentino: “Non starai mica comprando Cassano, è fortissimo ma un po’ pazzerello”. Lui si mise a ridere, poi ci mettemmo a trattare. Dissi al presidente che se anche avesse avuto solo un dubbio su Cassano sarebbe stato meglio non concludere l’operazione. “Dubbi non ne ho”, mi rispose in modo deciso. E il suo braccio destro José Angel Sanchez annuì”.