PARLA UN TIFOSO STORICO,FABIO CORTAZZO: “L’AGROPOLI E’ L’UNICA PELLE CHE ABBIAMO”
Previsto per oggi pomeriggio un incontro tra l’amministrazione comunale,una delegazione di tifosi e la cittadinanza per proporre a Bisogno di lasciare la squadra dopo che lo stesso ha aperto alla cessione del club per una cifra simbolica pari al 20% di quanto ha versato fino a questo momento.L’iniziativa,si spera,spontanea dei tifosi(in molti pensano ci sia la mano di Cerruti alle spalle e di qualche consigliere comunale che ha già “mangiato”molto sull’Us Agropoi)è lodevole perchè dimostra che la città c’è ancora e che l’Agropoli ha ancora una tifoseria.Vedere la propria squadra ultima in classifica e abbandonata da tutti non sembra un fatto positivo.L’iniziativa dei tifosi probabilmente serve anche a scuotere una città e i suoi imprenditori affinchè si sveglino e diano man forte alla ripresa dell’US Agropoli.Serve a far capire a gente come Procopio che si va in campo per il nome di una città e non solo per scopi personali,serve a far capire a quei genitori non di Agropoli che usano l’Agropoli per far fare minuti ai loro figli scarsi di stare lontano,serve a far capire a quei politici che ci fanno campagna elettorale e porcherie varie che devono stare lontano dalla squadra e serve anche a far capire alla proprietà qualunque essa sia che l’Agropoli è un bene comune e va rispettata.Serve a far capire che non si può danneggiare l’Agropoli a beneficio dell’atletica leggera che infanga il nome dell’Agropoli ecc. Da anni non si assisteva ad una protesta del genere e ne va presa la parte positiva.Noi siamo convinti che se fatta a 360 gradi è una protesta che può solo giovare all’Agropoli perchè serve a far capire certe cose vanno fatte istituzionalmente e ad esaltare i tanti principi per cui da sempre noi ci battiamo.E siamo anche convinti che la contestazione a Bisogno è una mira sbagliata perchè lo si vuole o no oggi Bisogno è colui che tiene appeso,con i suoi soldi,l’Agropoli dal fallimento basta leggere le carte e basta vedere cosa stanno facendo i contabili di Bisogno,il segretario Leoni e l’entourage dello stesso Bisogno per salvarla dal fallimento.Per cui noi siamo convintissimi che la contestazione sia giusta ma colpire al cuore l’Agropoli colpendo colui che in questo momento la tiene in vita pensiamo sia sbagliato.Poi Bisogno se ha deciso di accogliere la proposta dei tifosi e di cedere loro la squadra è un suo diritto.Noi continueremo a dire che Bisogno o chi per esso deve rafforzare la squadra e salvarla dal fallimento per i fatti delle gestioni precedenti e per tenerla in serie D.
Fabio Cortazzo ex capo tifosi e oggi uomo delle istituzioni per il nobile lavoro che svolge ha scritto un post su facebook straordinario,strepitoso che il sindaco dovrebbe mettere su marmo davanti al municipio e davanti all’ingresso dello stadio per quanto è straordinario.Emozionante.Leggete
U.S. AGROPOLI 1921 non è il nome di una società calcistica, L’Agropoli è un’identità, essere Agropolese è uno stile di vita che va al di là di un rettangolo di gioco, con L’Agropoli non si gioca, non si fanno esperimenti o guadagni, L’Agropoli è un essenza, è svegliarsi la mattina e prendersi un profumatissimo caffè nella nostra città, Agropoli è l’odore del sugo della nonna fatto a prima mattina, è la passeggiata al porto e il bagno a Trentova, Agropoli è il castello, è Agropoli vecchio è lungomare San Marco, Agropoli è passeggiare e salutare tutti o quasi con un “ciao amico miii” Agropoli è e mare, è pioggia fredda a gennaio, Agropoli e ritrovarsi davanti al Bar e parlare di calcio, Agropoli è l’aperitivo delle 19…anche di lunedì…prendete un minuto del vostro tempo e riflettete su queste poche parole, facciamone tesoro perché in fondo, nel cuore di ognuno di noi regna una parola molto importante.
APPARTENENZA, questa parola farà parte di noi, che lo vogliamo o no…saremo sempre Agropolesi e per sempre saremo fieri di tutto ciò.
Difendiamoci, facciamolo per noi, facciamolo per questa città, per questa squadra storica, facciamolo soprattutto per tutti coloro che ci hanno insegnato a sostenere questi colori, facciamolo per i presidenti Agropolesi, per calciatori che hanno dato l’anima per il delfino, facciamolo per tutti i tifosi del passato e per quelli del futuro, facciamolo per Carmine Palluotto, facciamolo per NOI e per i nostri Figli…
L’Agropoli va rispettata, va protetta, va sostenuta, L’Agropoli va DIFESA con tutto il nostro …
L’Agropoli non è una seconda pelle, ma L’UNICA PELLE che indossiamo.
Uniti come non mai… Riprendiamoci quello che è nostro, riprendiamoci L’US AGROPOLI
Uniti si può!
Un Agropolese orgoglioso.
Alla vigilia del centenario Fabio Cortazzo licenza questo manoscritto straordinario.E’ la sintesi di quanto ha fatto l’Agropoli in questo secolo.Lo facciamo nostro e invitiamo l’amministrazione comunale a istituzionalizzarlo.Fabio Cortazzo scrive i comandamenti dell’Us Agropoli e per questo va ringraziato.Poi però diciamo a Cortazzo che a noi tante cose non piacciono.Da tempo siamo rimasti soli a combattere per la salvezza dell’Agropoli beccandoci denunce,insulti,improperi da coloro che vengono ad Agropoli e vestono la maglia dell’Agropoli e non sono nemmeno di Agropoli tra allenatori,giocatori,procuratori e gentaglia.Siamo rimasti soli a lottare anche finendo sulla bocca di tutta Italia per il bene dell’Agropoli.E non può sembrare bello caro Cortazzo che una persona come Puglisi lo scorso anno venga contestato dal figlio di un consigliere comunale che avviava i cori su suggerimento del padre(speriamo che dietro questo contestazione non ci sia questo consigliere comunale) dopo aver messo oltre 250.000 euro per l’Agropoli.L’Agropoli non può essere astratto.Ricordiamo le contestazioni a presidenti che hanno messo soldi e tempo nell’Agropoli.Le crociate contro Turturiello,contro Di Luccio,contro Puglisi,Acanfora,Barlotti e ora contro Bisogno non sono un buon esempio e fanno parte della storia dell’Agropoli.La contestazione attuale serve a ricompattare la città come alla vigilia della partita con il Brindisi lo scorso anno ma non deve servire per l’azione personale di qualche fallito locale che vorrebbe trovare nell’Agropoli lo spunto per avere vetrina e qualcosa da fare.Nella contestazione non c’è solo chi ha sposato il manoscritto c’è chi ha interessi personali e approfitta di questa situazione di disagio dell’Agropoli per lanciarsi come avvoltoio dopo essere stato messo alla berlina dalla società civile agropolese.O non può diventare la pensione di qualche eterno truffaldino che ha truffato famiglie,figli,comune di Agropoli e stato e in vecchiaia scopre i social e non può continuare ad essere il covo per giocatori scarsi per far arricchire procuratori. Caro Cortazzo l’Agropoli non deve diventare il rifugio dei peccatori su questo ci batteremo sempre,l’Agropoli deve essere il vanto della città.Si spera che questo positivo movimento a sostegno e a difesa dell’Us Agropoli continui anche se la squadra rimane a Bisogno o che vada nelle mani di chiunque.Questa protesta deve essere il segno della rinascita,deve essere la prima pietra sulla quale costruire il prossimo post centenario. Cortazzo hai proprio ragione l’Agropoli è l’unica pelle che abbiamo .Fuori dall’Agropoli chi invece questa pelle la mette a convenienza.Sergio Vessicchio