PUGLISI, LA SVOLTA STORICA DELL’US AGROPOLI
Una prima svolta ci fu con l’arrivo alla presidenza di Domenico Cerruti,ma intorno al presidente più longevo del calcio ad Agropoli si sono annidati camaleonti e avvoltoi i quali in questi anni lo hanno spennato e preso in giro.L’arrivo di Puglisi ha determinato la vera svolta storica per il calcio Agropoli perché il manager vallese è riuscito a portare nella società una ventata di trasformazione e di modernità,cosa già fatta a Vallo della Lucania quando abbattendo tutti i muri delle rivalità ha mostrato apertura a 360° tanto da parlare di comprensorio e vincendo uno storico campionato con la Gelbison portando alla guida un agropolese storico come Santosuosso.Tralasciando quelli che sono gli specifici meriti di Puglisi tanto da far convincere Cerruti a rimanere nel calcio,il patron dell’FKT in poco meno di un anno e mezzo oltre a risanare totalmente la società,a ridarle credibilità,freschezza e managerialità,sta cercando di depurare un ambiente malsano inquinato dalla politica.L’anno scorso con un suo intervento sul mercato ha vinto un campionato sul campo pagando nel computo finale i guai delle passate gestioni (penalizzazioni) e una categoria come quella dell’Eccellenza dove l’approssimazione arbitrale ed organizzativa ne hanno roso l’impegno.Quest’anno nel pieno del risanamento del bilancio la squadra si è trovata al primo posto grazie al suo intuito di portare Tandara e Graziani in una rosa sofferente in quei settori dove sono stati collocati e intervenendo rapidamente dopo una sconfitta balorda sul campo del Castel San Giorgio arricchendo la squadra di ulteriori calciatori per cercare di non far deprimere un ambiente giovane e vulnerabile.Non può essere colpa di Puglisi se da trent’anni in questa città ci sono scuole calcio approssimative,settori giovanili mal curati e una disorganizzazione totale e che poi portano ragazzi nelle città vicine.Ed è proprio il settore giovanile finanziato da Puglisi e da Cerruti con la nuova società la pena attuale perché purtroppo vi sono i retaggi delle vecchie gestioni.Gli allenatori pagati dall’attuale società ma non scelti dalla stessa società,ma questo è un discorso molto lungo da fare.Puglisi non può avere colpa se ad Agropoli sono trent’anni che non nasce un giocatore importante,non può avere colpe se qualcuno ha dato i calciatori all’US Agropoli e poi ha fatto vertenze per farla fallire (Gennaro Russo e compagnia bella),non può avere colpe se un Torneo Internazionale è stato abbandonato dalle istituzioni.Puglisi rappresenta la svolta storica per la continuazione della vita dell’Agropoli,senza Puglisi questa squadra sarebbe morta e sepolta.Grazie a Puglisi sono anche terminati i ricatti per avere soldi e prebende da scendiletti e leoni da tastiera,da gente locale senza scrupoli,da coloro che usano l’Agropoli solo per tornaconti economici e personali e non ci riferiamo solo a scribacchini da strapazzo ma ad un tessuto sociale che dovrebbe garantire la vita dell’Agropoli senza tornaconti.Puglisi sta riportando il sole nel calcio di Agropoli,nella società e nella politica calcistica locale.Va sostenuto,ringraziato e aiutato,gli imprenditori locali,chi ama il calcio e lo sport,chi ritiene che l’Agropoli possa essere ancora un veicolo di promozione per il territorio guardi all’opera di Puglisi come una svolta di crescita e di proposta perché l’Agropoli non può essere di Puglisi,è della città! Ma Puglisi è uomo di aggregazione,di proposta,di crescita e di sviluppo.E’ un faro oltre che una guida giusta,non ha interessi (li ha altrove),la sua è una passione grande come il cuore di questa città come la bandiera che sventola da cento anni.Chi non vede questo è in malafede,non può essere un agropolese ne un tifoso dell’Agropoli.L’Agropoli di questa gente non sa che farsene.Sergio Vessicchio