QUELL’ETERNO COMPLESSO DI INFERIORITA’ DELL’INTER

Coppetta o non coppetta, l’Inda ha conquistato un trofeo al 120° contro la loro ossessione, eppure hanno trovato il modo di non godersi nemmeno questo. Dopo pochi secondi tutto il mondo nerazzurro (e simpatizzanti) ha pensato solo a Bonucci, pesantemente insultato in stile Vecchi (andare a riguardarvi i video della Primavera), reo di aver reagito con uno spintone trasformato in schiaffo o pugno da milioni di celenterati.
Non c’è niente da fare, nei giorni in cui inseguono l’ennesimo nostro giocatore (Dybala), sulla falsariga delle decine di nostri ex dirigenti, allenatori e calciatori cui compulsivamente anelano sperando di cancellare quella puzza di marcio che un paio d’anni di finta gloria e qualche effimero trofeo di cartone post-calciopoli certamente non hanno allontanato.
Un po’ come i telesi di tutta Italia, che pensano solo ed esclusivamente a quelli cui vorrebbero somigliare ma che, continuando a starnazzare ignobilmente, non riusciranno nemmeno lontanamente ad emulare.
Siamo il loro punto di riferimento, anche quando facciamo schifo il nostro arrivo nelle loro città è paragonabile ai festeggiamenti per il santo patrono, con tanto di fuochi d’artificio. TIFOSO JUVENTINO