RIFIUTATO DA TUTTA EUROPA, RIPESCATO DA AGNELLI, ALLEGRI SI GUARDI DIETRO E RIFLETTA

Allora ricapitoliamo. Ne parlo ora e prometto di non affrontare più l’argomento.
Qualunque allenatore della parte sx della classifica (ma anche della dx) sarebbe stato superiore a Pirlo ed avrebbe, probabilmente, vinto anche questo scudetto, basti pensare ai 10 punti persi tra Benevento (serie ? e Fiorentina (quasi). Agnelli, al momento dell’esonero di Allegri disse che in un’azienda ci sono dei ruoli e che l’aspetto tecnico competeva a chi di dovere. Risultato: Sarri, a conferma di quanto detto prima, vince lo scudetto con una squadra peggio assemblata di quest’anno e raggiunge la finale di Coppa Italia. Ad Agosto Agnelli, contraddicendo quanto sostenuto l’anno prima, avoca a se il ruolo dell’area tecnica esonerando Sarri ed ingaggiando il primo amico ben vestito e con profumato unguento sulla barba, che passava per la Continassa.
Alla fine di un campionato a tratti imbarazzante, inframezzato dalla vicenda Suarez, dalla Super League ecc., il presidente esonera colui che non voleva Pirlo sulla panchina e cioè Paratici (al di là degli errori che chiunque commette in questo sport) e lo stesso Pirlo, vittima sacrificale già designata un anno prima, colpevole, a mio avviso, di aver portato la squadra in Champions piuttosto che di essere inadatto al ruolo assegnatogli con noncuranza dal Presidente ma non proprietario della Juventus..
Se vorrete, argomenterò su questo punto.
Il risultato è che si va a ripescare un amico di Agnelli come allenatore, per cui, per la terza volta, chi non è deputato all’area tecnica avoca a se questo compito trattando la Juventus come un proprio passatempo e non come un’azienda, come aveva cercato di farci intendere appena due anni fa.
Auguro ad Allegri, per il bene della Juve, di vincere quanto e magari più di prima ma comincio a sospettare che il rancore di Ceferin che ha definito più volte Agnelli bugiardo e uomo di parola molto precaria, possa non essere del tutto immotivato. Occhio, quindi, al posteriore, caro Max perché questo non ci mette niente, in caso di risultati negativi, a trattarti come ha fatto con Pirlo oggi e due anni fa con te.Resta sullo sfondo un ingaggio monstre per un allenatore che, al di là delle simpatie personali, per due anni è rimasto disoccupato, nonostante un addetto stampa che lo collocava in cima ai desideri di tutti i top team europei e che gli unici contatti reali che ha avuto saranno stati forse con il Napoli in caso di accesso in Champions. o, per orgoglio, avrei accettato, ammesso che ne avessi, qualunque destinazione ma non la Juve dimostrando altrove il mio valore rimettendomi in gioco.
Ma nel torneo amatoriale del quartiere (cit.), senza neppure grande concorrenza, vista la situazione dell’Inter, capisco la scelta. Paolo Scola
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