RIGETTATO IL RICORSO DEL MURAVERA, LO SPORTING FULGOR MOLFETTA RESTA IN SERIE D

Il Muravera perde la sua battaglia di fronte al Collegio di Garanzia dello Sport e le chance per essere ripescato in serie D restano legate solamente al destino della Vibonese. La prima sezione presieduta da Mario Sanino ha respinto il ricorso del club sarrabese presentato il 22 agosto scorso contro la Figc, la Lnd e nei confronti dell’A.S.D. Sporting Fulgor  per l’annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti (delibera Consiglio direttivo L.N.D., di cui al C.U. n. 51 del 1 agosto; atto della Co.Vi.So.d., di data e contenuto sconosciuti, mediante il quale è stato espresso il parere favorevole all’accoglimento del ricorso presentato dalla A.S.D. Sporting Fulgor; deliberazione del Presidente della LND – dipartimento interregionale – di cui al C.U. n. 12 dell’11 agosto, limitatamente alla parte in cui ha inserito la A.S.D. Sporting Fulgor nel girone H, per la stagione 2017/2018, del Campionato Nazionale Serie D e non la ricorrente Muravera nel girone G, o altro diverso girone, del medesimo campionato), con i quali è stata stabilita la composizione dell’organico delle squadre partecipanti al Campionato Nazionale di Serie D, per la stagione 2017/2018, con esclusione della stessa società ricorrente.

Nell’udienza presso l’organo giudicante del Coni si è entrati nel merito del ricorso con la richiesta di esclusione del club pugliese dalla serie D e la ammissione (anche in sovrannumero) del Muravera con tanto di proroga del termine per il tesseramento degli atleti in quanto si sarebbero violate le norme federali, precisamente gli articoli 19 e 20 delle Noif sugli impianti sportivi e sulle fusioni: secondo gli avvocati della società sarrabese lo Sporting Fulgor ha indicato il campo di gioco, quello di Canosa, situato nella provincia BAT (Barletta Andria Trani) non omologato al campionato di serie D (da qui la mancata disputa della gara col Cerignola) e tra l’altro non nella provincia di appartenenza del club (Molfetta-Bari) che pare abbia una sede legale non definita. Nel caso delle fusioni le società interessate all’unione devono avere sede nella stessa Provincia, ovvero in Comuni confinanti di Province e/o Regioni diverse. Nei prossimi giorni usciranno le motivazioni delle sentenza che spiegheranno, invece, la regolarità dell’iscrizione del club pugliese nato dall’unione tra il Madrepietra Daunia (provincia di Foggia) e il Molfetta (provincia di Bari).

Bocciato il ricorso, il Muravera potrebbe rassegnarsi a disputare il campionato di Eccellenza il cui inizio è previsto per domenica 17 settembre con la gara di Coppa Italia col Castiadas in calendario per mercoledì 13. Ma per la società del neo-presidente Roberto Plaisant ci sarebbe l’ultima e definitiva possibilità di ripescaggio che è legata alla sentenza sempre del Collegio di Garanzia dello Sport sul ricorso presentato congiuntamente da Figc e Lega Pro per l’annullamento della decisione resa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC che il 30 agosto 2017 ha disposto «la retrocessione all’ultimo posto della società A.C.R. Messina nello scorso Campionato di Lega Pro (s.s. 2016/2017), determinando la reintegrazione della compagine calabrese nell’organico del campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018». L’organo del Coni ha stabilito che il giorno dell’udienza in cui la Prima Sezione presieduta da Mario Sanino discuterà del caso-Vibonese sarà venerdì 15 settembre. In caso di rigetto del ricorso la Vibonese verrà ammessa in Lega Pro nel girone C come 20esima squadra, poi sarà la Lega Nazionale Dilettanti a decidere sull’eventuale ripescaggio del Muravera che, a questo punto, andrebbe nel girone I al posto dei calabresi. L’ipotesi di sovrannumero nel girone G porterebbe ad annullare la seconda giornata di campionato in quel caso già giocata (domenica 10 settembre) perché non esisterebbero infatti due giornate senza che abbia preso parte il Muravera ad almeno una di esse. Il tutto sarebbe a due giorni dall’inizio del campionato di Eccellenza sardo con il Muravera chiamato in campo contro lo Stintino. Al destino dei gialloblù sono legati quelli del Porto Rotondo, Oschirese e Badesi che sperano nei ripescaggi in Eccellenza, Promozione e Prima.

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