RISORGE LA SALERNITANA PESTRIN E CODA IN GOAL

SALERNO. Una vittoria nelle ultime dodici partite: basta questo semplice, scarno ma disarmante dato per capire come oggi sia un giorno di destini e di verdetti, per la Salernitana e per il suo allenatore. È una sfida senza ritorno, è una partita senza domani. Da terz’ultima, sfida all’Arechi l’altra compagna in classifica: Ascoli malandato assai (tre squalificati, tra cui capitan Giorgi, e una serie di defezioni tra i quali i big Cacia, Canini e Antonini) e anch’esso attraversato da nervosismi, spaccature e silenzi.Reduci da due pareggi in bianco ed un maxi ritiro la cui coda avrebbe lasciato nuovi malumori (dopo la sfida del “Picchi” i giocatori pensavano di rientrare alla base, la sosta forzata invece l’hanno intesa invece come un segnale oltremodo punitivo), i granata hanno mostrato una disarmante pochezza di gioco, una sterilità offensiva figlia di paure, incertezze, deficienze. E di assetti. In questi quattro mesi difeso più da stampa e ambiente che dall’interno, Vincenzo Torrente è invece al bivio: finora Lotito e Mezzaroma hanno seguito con preoccupante distacco le vicende lasciando il volante a Fabiani. L’ultimo sfolgorante passaggio – la querelle tra Donnarumma il suo procuratore Martone e Torrente – il ds l’ha chiuso con una diplomatica difesa dell’allenatore guardandosi però bene da lanciare strali sull’agente.E si sa quanto mefistofelico sia il personaggio: verrebbe da chiedersi cosa si nasconde dietro quelle parole pronunciate da Martone, «in questo periodo Donnarumma è stato gestito in modo indecoroso» e soprattutto cosa ne pensi la società? Domande alle quali se ne aggiunge un’altra: Torrente come si regolerà oggi col bomber? La Salernitana ha bisogno di vincere, a Vicenza e Livorno ha tappato i buchi in difesa ma – è la somma dei 180’ – si è sfiancata e spompata senza mai riuscire ad essere pericolosa, mostrando il peso della fatica nei minuti finali.Non sono solo i numeri – 6 punti nelle ultime 5 gare e terz’ultimo posto – a denotare carenze e sterilità: davanti agli occhi scorrono le immagini di una squadra che lotta e che corre, senza però sapere mai dove e come andare. Giunta al bivio, oggi non può fallire: davanti ha un Ascoli che nelle ultime quattro trasferte ha rimediato quattro sconfitte (tutte per 3-0) e che si presenterà con assetto assai arroccato. Tre centrali, due esterni, tre centrocampisti e Bellomo a svariare dietro l’agile Caturano.In extremis Torrente, nell’undici iniziale, deve rinunciare ad Odjer (bloccato da uno strato febbrile), recupera Moro e rilancia dal primo minuto Pestrin. In attacco il tecnico granata si affida al tandem Gabionetta-Coda.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: