RISULTATI E CLASSIFICA SERIE B DOPO LA PRIMA GIORNATA

Archiviato il match inaugurale tra Brescia e Perugia, la 1^ giornata della Serie B registra lo 0-0 del Palermo di Tedino contro la Salernitana. Termina in parità anche a Cremona: al vantaggio di Castrovilli risponde Mancuso al 94′ per il Pescara. Vince solo il Venezia contro lo Spezia, decisivo Bentivoglio

SERIE B, RISULTATI E CLASSIFICA

SALERNITANA-PALERMO 0-0

Salernitana (3-5-2): Micai; Migliorini, Schiavi, Perticone; Casasola, Akpa Akpro, Di Tacchio (79′ Di Gennaro), Castiglia, Pucino; Djuric (82′ Bocalon), Vuletich (63′ Jallow). All. Colantuono.

Palermo (3-4-1-2): Brignoli; Szyminski, Bellusci, Rajkovic; Salvi, Murawski, Fiordilino, Mazzotta (75′ Rispoli); Trajkovski (78′ Falletti); Nestorovski, Moreo (63′ Haas). All. Tedino.

Ammoniti: Pucino (S), Di Tacchio (S) e Bellusci (P)

Riparte dallo 0-0 dell’Arechi la corsa alla Serie A del Palermo, grande delusa dell’ultima stagione dopo la finale playoff concessa al Frosinone. Cantiere ancora aperto per i rosanero del ritrovato Tedino, vedi la panchina per Struna e Rispoli (entrambi vicini all’addio) nonché le importanti assenze per squalifica targate Puscas, Jajalo e Alesaami. Oltre 10mila i tifosi di scena all’Arechi a tifare la banda Colantuono, allenatore confermato in granata e dalla squadra da valutare sul campo con gli innesti dal 1’ di Micai, Castiglia e Djuric. Da brividi il minuto di raccoglimento per le vittime di Genova e del Pollino, poi è il confronto all’Arechi a tradire le aspettative della vigilia: rosanero in controllo del match e dal convincente possesso palla, campani aggressivi ma pungenti solo di rimessa.

Inevitabilmente a latitare sono le occasioni nei primi 45’: Colantuono insoddisfatto per il trend dei suoi, rivedibile Micai in uscita al 23’ prima di opporsi pochi minuti dopo al destro di Salvi troppo centrale. Tedino applaude all’ennesimo break dello stesso Salvi, bravo a servire Fiordilino che però svirgola il tiro, mentre al 40’ l’opportunità migliore è per Trajkovski che si arrende solo alla traversa. Salernitana rimandata all’intervallo, Palermo a pochi centimetri dal vantaggio. Proteste dei padroni di casa al 50’ per un tocco di mano in area di Bellusci giudicato involontario da Abbattista, nervosismo che si fa eccessivo da Colantuono (cacciato al 58’ per eccesso di proteste) a qualche disordine riscontrato nel settore ospiti. Insidiosa la new entry Jallow emulato da Haas anch’egli subentrato dalla panchina, ma è nuovamente l’ex Cesena a costringere Brignoli all’intervento. L’assalto finale dei granata produce il gol annullato a Bocalon per fuorigioco, ultimo squillo di un match votato all’agonismo e meno allo spettacolo.

CREMONESE-PESCARA 1-1

30′ Castrovilli (C), 94′ Mancuso (P)

Cremonese (4-3-3): Radunovic; Mogos, Terranova, Dos Santos, Migliore; Arini, Greco, Croce; Carretta (63′ Castagnetti), Montalto (26′ Brighenti), Castrovilli (87′ Kresic). All. Mandorlini.

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani, Gravillon, Perrotta, Balzano; Memushaj, Brugman, Machin (85′ Capone); Marras, Cocco (68′ Cocco), Antonucci (57′ Monachello). All. Pillon.

Ammonito: Marras (P)

Espulsi: Greco (C) al 53′, Marras (P) al 55′

Colpo sfiorato dalla Cremonese nel match tra avversarie vincolate alla seconda metà della classifica nell’ultima Serie B. Tre punti sfumati al 94’ per la banda Mandorlini, tecnico confermato in panchina a differenza di una rosa largamente rivoluzionata con 7 nuovi acquisti schierati dal primo minuto (fuori dai giochi Paulinho e Piccolo). L’1-1 strappato in extremis da Pillon vale oro su un campo ostico, riedizione della sfida terminata 0-0 negli ultimi due scontri diretti. Possesso palla a favore degli abruzzesi in avvio di match, tuttavia sono le chance a difettare complice l’infortunio al 25’ di Montalto reduce dall’ottima annata alla Ternana. Lo sostituisce Brighenti ma alla mezz’ora è Castrovilli a lasciare il segno: splendida la discesa di Carretta sulla sinistra, scambiatosi di corsia proprio con Castrovilli che riceve al centro e non lascia scampo a Fiorillo. La replica del Pescara è tutta nel colpo di testa di Cocco che costringe all’intervento l’attento Radunovic, unico squillo della formazione di Pillon.

Più emozioni nella ripresa con una doppia espulsione nell’arco di 180’’: prima è Greco a guadagnarsi un rosso diretto per una gomitata a Marras, poi è lo stesso avversario (già ammonito) a seguirlo negli spogliatoi. Due minuti di caos allo Zini, colpi di scena che anticipano la palla-gol non sfruttata da Brighenti per questione di centimetri. Dall’altra parte è il neoentrato Mancuso di testa ad accarezzare il palo, brivido per lo Zini dettato dal Pescara che cresce d’intensità alla distanza: è ancora più pericoloso Brugman che si arrende solo alla traversa. Quando il destino sembra aver voltato le spalle al Pescara di Pillon, ecco il colpo di Mancuso al minuto 94: puntuale il colpo di testa sul cross di Balzano, sovrastato Migliore e punita l’uscita a vuoto di Radunovic. Un punto preziosissimo per gli abruzzesi a pochi istanti dal ko all’esordio.

VENEZIA-SPEZIA 1-0

47′ Bentivoglio

Venezia (3-5-2): Lezzerini; Bruscagin (27′ Coppolaro), Andelkovic, Domizzi; Zampano (87′ Cernuto), Falzerano, Bentivoglio, Suciu, Garofalo; Falzerano, Vrioni (75′ Geijo). All. Vecchi.

Spezia (4-3-3): Lamanna; De Col, Terzi, Giani, Augello (76′ Crivello); Bartolomei, Ricci, Mora (64′ Crimi); Gyasi (64′ Pierini), Galabinov, Okereke. All. Marino.

Ammoniti: Ricci (S), Domizzi (V), Terzi (S) e De Col (S)

Il fattore casalingo premia invece il nuovo Venezia di Vecchi, tornato in Serie B a distanza di quattro anni dopo l’addio di Pippi Inzaghi. Un battesimo fortunato in Laguna nonostante le assenze in attacco di Litteri e Zigoni, defezioni che invece in casa Spezia riguardano Acampora, Bidaoui e Mastinu. Rimandati i liguri del nuovo allenatore Marino, sconfitto al Penzo e nemmeno fortunato ai titoli di coda. Sfida che non decolla in avvio, da registrare piuttosto al 20’ la rovesciata di Di Mariano neutralizzata da Lamanna e la sortita di Vrioni smorzata in corner. Vecchi perde Bruscagin per infortunio mentre al Penzo inizia a piovere, episodi che precedono la conclusione di Bentivoglio al 42’ (facile Lamanna) e il bis dello stesso numero 7 ai titoli di coda del primo tempo: decisiva la deviazione di Mora che sorprende il suo portiere. È il gol che premia la maggiore intraprendenza del Venezia all’intervallo.

L’orgoglio dei liguri e di Marino produce il tentativo di Galabinov vanificato da Lezzerini, primo segnalo di una ripresa più accesa. Ci prova anche Bartolomei, lui come Gyasi ma senza gioie concesse dal portiere veneto. La girandola di cambi non produce novità per gli ospiti, anzi, è Di Mariano a sfiorare il 2-0 negato da Lamanna. L’1-0 non si schioda nemmeno con l’acrobazia di Domizzi (esterno della rete all’80’) e l’assalto finale dello Spezia: il tiro-cross di Ricci viene allontanato dal provvidenziale Coppolaro, subentrato a Bruscagin nel primo tempo. Come nell’ultima Serie B, il Venezia si riscopre invincibile sul proprio campo e debutta con tre punti ai danni dello Spezia.