RONALDO SUPER BOMBER,PIRLO VERGOGNA,LA JUVENTUS PASSA A CAGLIARI

Finisce 1-3 per la Juventus. Cristiano Ronaldo segna 3 goal in 32′ e regala la vittoria alla Juventus. E non sono bastati i copiosi erroracci dell’allenatore Pirlo che rappresenta una vergogna solo vederlo seduto in panchina. Ne ha fatti troppi di errori il tecnico bianconero,tanti da mettere in discussione un risultato già chiuso dopo mezzora di gioco. Inutile fare l’elenco di errori tattici ma va detto che ha sbagliato formazione, ha sbagliato atteggiamento,ha sbagliato ruoli ai calciatori. Solo la presenza di Ronaldo ha coperto tutte le fetenzie che ha combinato lo scimmione sulla panchina. In ogni mossa c’è una contraddzione di Pirlo, una vergogna. La Juventus è a 10 punti dalla prima solo perché è per distacco il migliore organico della serie A. Subito in goal la Juventus con Roaldo che satacca su calciod’angolo. Passa poco e il portoghese rischia il rosso per un ntervento killer sul portiere avversario,viene ammonito, lo stesso portiere lo travolge poco dopo dopo un passaggio sporco di Morata, il peggiore in campo, rigore e goal 2-0. Morata nel frattempo aveva sbagliato un goal fatto.

Tutti insieme per la prima volta Kulusesvki,Chiesa, Ronaldo e Morata e il centrocampo a 2 con Rabiot e Danilo che non ha il passo del centrocampista. Il primo tempo è dominio assoluto, nella ripresa si apre con un errore,come al solitodi Morata che sbaglia un goal fatto, poi la Juventus cede il campo al Cagliari che esce fuori e mette alle corde la Juventus esaltando le doti del portiere bianconero colpevole in coppa ma che si è riscattato degnamente con la prova di stasera. Poi la macedonia d Pirlo nelle sostituzioni, la Juventus va alle corde, sbaglia comunque dei goal con Rabiot e un con Ronaldo che sfiora la quadripletta all’ultimo istante davanti al portiere. Il Cagliari è andato più volte vicinissimo al secondo goal.La Juventus con questo allenatore non va lontano,vive di situazioni, di impennate e salva il salvabile,Pirlo è un pericolo per la Juventus e ormai un fatto evidente. Sergio Vessicchio