SALERNITANA SAREBBE UN ERRORE NON COMPLETARE LA SQUADRA
6 punti, con un cantiere aperto, rappresentano un bottino inatteso, “oro che cola” direbbe qualcuno, “tanta roba” avremmo detto nel post gara di Bolzano. Le criticità difensive restano sullo sfondo, l’assenza di un centravanti da doppia cifra pesa e non poco nell’economia del gioco, tuttavia i ragazzi in maglia granata regalano emozioni. Finalmente verrebbe da dire.
La squadra lotta, combatte, palpita insieme alla curva, nonostante le tante difficoltà, conseguenza quest’ultime quasi più della mala volontà della proprietà di completare la squadra che della forza degli avversari. Martusciello ha inculcato a questo gruppo in formazione una “cultura calcistica” ben precisa, Petrachi invece, dal canto suo, oltre a fare l’architetto, ha conferito al club un’organizzazione e un’anima dentro e fuori dal campo. Nello stadio Arechi “c’è un grande prato verde dove nascono speranze”, alla proprietà – finora troppo reticente agli investimenti – l’onere di completare una squadra che ha buone potenzialità. Non farlo sarebbe davvero un delitto sportivo. Tullio Trezza