Domenica di fuoco ieri a Salerno per la lunga contestazione alla società dopo l’ennesimo flop.La società non si piega e va avanti per la propria squadra,oggi a Roma un summit per l’allenatore.

LE FASI DELLA PROTESTA

Tifosi riuniti domenica sera alle ore 19, in piazza Casalbore ai piedi del mitico Stadio Vestuti. Gli ultras granata si erano dati appuntamento per discutere dell’attuale momento vissuto dalla Salernitana e stabilire la forma si protesta migliore nei confronti della proprietà.Il Direttivo Ultras ha invitato i tifosi, gli ultras e tutti i salernitani indistintamente, a discutere della situazione attuale, dell’imminente futuro del calcio a Salerno e soprattutto “per dare uno scossone a questa società indegna del nome di Salerno e della nostra Salernitana”.

“Diamo dimostrazione che la Salernitana è dei Salernitani e che faremo di tutto per non essere più derisi, ingiuriati, e non scenderemo mai a patti con chi ha deciso di fare di Salerno il “satellite” di qualcuno”

Al raduno organizzato questa sera da parte di alcuni gruppi organizzati di ultras granata hanno partecipato circa duecento tifosi. Il primo obiettivo è di unire l’intera tifoseria mettendo da parte le divergenze e ritrovando compattezza per percorrere la stessa strada.

Programmato per il 20 settembre, sempre al Vestuti, un altro incontro. Tra le proposte avanzate quella di non fare nessun abbonamento per la prossima stagione, o di non acquistare più nessun gadget della Salernitana. Altri tifosi hanno chiesto di coinvolgere il governatore De Luca. Al termine dell’incontro si è deciso di scrivere una nota da inviare a Lotito e Mezzaroma in cui si chiede l’allontanamento del direttore Angelo Fabiani.