SALERNITANA, BASTA FARE LE TABELLE, OGNI PARTITA E’ UNA FINALE
Dieci gare mancano all’appello, compresi i due recuperi con Udinese e Venezia: 5 gare tra le mura amiche (recupero col Venezia, prossima gara con il Torino, poi Fiorentina, Cagliari e Udinese) e 5 gare in trasferta (recupero con Udinese, trasferte di Roma, Genova con la Sampdoria, Empoli, e Bergamo con l’Atalanta) e poi il destino sarà scritto. Trenta i punti in palio, di cui almeno una ventina alla portata dei granata che potrebbero voler dire lotta salvezza fino alla fine.
Ma ora basta fare calcoli e tabelle di marcia: finora non sono servite (vedi Spezia, Genoa, Bologna, Sassuolo) e sicuramente non serviranno fino a fine campionato. Le altre arrancano, alternano exploit esterni a figuracce in casa e fuori casa, mantenendo viva la lotta per la permanenza in A e le speranze della Salernitana. Salvarsi non è impossibile, ma molto difficile: il terreno perso diventa sempre più scivoloso sotto i piedi del tecnico Nicola che forse non si aspettava una reazione, in termini di punti conquistati, cosi poco gratificante dopo le prime uscite sulla panchina granata. Eduardo Pisapia