SERIE, D MAIO TORNA ALLA POLISPORTIVA SANTA MARIA E DOMENICA NIENTE TRASFERTA PER I TIFOSI DEL CATANIA MA E’ POLEMICA
Antonio Maio di nuovo con la maglia della Polisportiva Santa Maria. Il centrocampista, classe 1993, dopo una breve parentesi al Nola, ritorna
nel Cilento dove si è sempre dimostrato un leader carismatico, sia in campo che fuori.
Maio andrà a puntellare il centrocampo di mister Di Gaetano, decimato dai tanti infortuni che hanno colpito la compagine giallorossa. Con la
Polisportiva Santa Maria, dove è rimasto per due anni prima della partenza di quest’estate, ha già raccolto 68 presenze e 5 gol, mentre,
questa stagione, nel Girone G di Serie D, ha raccolto 14 presenze e 2 marcature. “Sono davvero felice di ritornare in un ambiente che sento molto
familiare. Ritrovo tanti amici, sia in campo che fuori, e spero di dare ll mio contributo per rendere positiva questa stagione , così come le due precedenti. Ringrazio la società e chi ha voluto fortemente il mio
ritorno”, ha dichiarato lo stesso Maio che è già pronto a mettersi al
servizio della squadra.
TRASFERTA VIETATA AI TIFOSI DEL CATANIA, LA POSIZIONE DELLA POLISPORTIVA
SANTA MARIA: “STRUTTURA OMOLOGATA ED A NORMA, FORTE DANNO DI IMMAGINE
PER IL CLUB”
Apprendiamo con grande stupore e profondo disappunto il provvedimento della Prefettura di Salerno che vieta la trasferta di Santa Maria di Castellabate ai tifosi del Catania per la partita di serie D (Girone I) in programma domenica 18 dicembre alle 14.30 allo stadio “Antonio Carrano”. Viene vietata una vera e propria festa, con i tifosi etnei già pronti a raggiungere il Cilento per una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. A tutela della immagine della Polisportiva e della Sua proprietà, è doveroso Fornire una serie di precisazioni in merito al provvedimento emesso in data odierna, che doverosamente rispettiamo, ma non condividiamo e che non ci appare sufficientemente motivato. La nostra struttura sportiva è omologata per 1480 persone, con un settore denominato “ospiti” con 148 posti a sedere (nel rispetto della normativa che impone il 10% della capienza, almeno, a favore dei tifosi viaggianti) ed un prospiciente settore in piedi (che la normativa prevede per strutture fino a 2000 posti), con capienza di 980 posti, totalmente indipendente negli accessi e non collegato in alcun modo con il settore locali tradizionalmente posto nella tribuna coperta. Alla luce della ingente richiesta di tagliandi da Catania, in data 4 dicembre, la nostra società ha comunicato via Pec al Comune e alle forze dell’ordine competenti per territorio le intenzioni in ordine alla vendita dei tagliandi e restando in attesa di suggerimenti\richiesta di spiegazioni o di qualsiasi interlocuzione, per attivare le procedure per ospitare l’evento sportivo e quindi i tifosi del Catania in una festa di
sport.
In data 12 dicembre, non avendo ricevuto alcuna risposta o richiesta di
chiarimenti in ordine alle intenzioni contenute nella Pec, la società ha
provveduto alla messa in vendita dei biglietti per il Settore Ospiti,
tra Tribuna Numerata e Curva, chiudendo con 448 biglietti venduti.
In data 13 dicembre, a nove giorni dalle nostre comunicazioni ufficiali
via Pec, a seguito di una visita all’impianto, sono cominciate a sorgere
una serie di problematiche legate al numero di parcheggi disponibili, al
flusso e al deflusso dei tifosi del Catania ed a notazione sulla altezza
delle mura.
Nel merito, il campo Carrano, a cura e spese della proprietà, della
Polisportiva è stato oggetto di importanti lavori di ristrutturazione e
miglioramento che lo rendono un impianto moderno e funzionale:
1) Le mura hanno l’altezza prevista dalle normative e rispetta le
indicazioni Coni, con un minimo a 2,5 m in ogni parte della struttura.
Eventuali tentativi di scavalcare le mura stesse afferiscono a materia
di pubblica sicurezza e non dipendono dalla struttura o da chi la
gestisce;
2) Parcheggi: la Polisportiva nella mail suddetta aveva proposto più di
una soluzione, utilizzando il parcheggio (sostanzialmente vuoto in
inverno) posto di fronte alla caserma dei Carabinieri per concentrare i
mezzi dei tifosi ospiti. Sarebbe stato un piacere organizzare da lì un
servizio navette o canalizzare eventualmente i tifosi stessi verso il
campo, in un percorso di poche centinaia di metri. Ma questo non
afferisce a quel che noi possiamo fare;
3) Sui biglietti: stante l’indipendenza dei settori, e la adiacenza dei
due settori (ospiti e posti in piedi) in assenza di una normativa a noi
nota al riguardo (che ovviamente, invece, impedisce la commistione da
tifosi locali ed ospiti, che sarebbe stata ovviamente evitata) o di
ostativa alla volontà espressa a mezzo Pec, dopo sei giorni dalla stessa
abbiamo provveduto a metterne in vendita 600 in meno circa rispetto alla
capienza possibile: la volontà era di fare festa insieme ai tifosi del
Catania, di passaggio in questa categoria, e non certo di fare cassa.
Paradossalmente se avessimo venduto solo 148 tagliandi ai tifosi ospiti
ed il settore in piedi ai locali, avremmo -invece- messo a contatto le
due tifoserie (che, probabilmente, oltre a scambiarsi gli auguri di
Natale o bere un caffè insieme, non avrebbero fatto altro).
Sic stantibus rebus è comprensibile l’amarezza della Polisportiva per
una festa rovinata senza che si possano comprenderne le ragioni e posta
la volontà di cercare soluzioni condivise da parte nostra: se queste
motivazioni sono ritenute valide, in un provvedimento che rispettiamo ma
che non condividiamo, è evidente che la società non potrà ambire ad
ospitare eventi importanti, rendendo necessarie, a fine stagione, gravi
riflessioni sul futuro, viepiù considerando che sino ad ora, nonostante
gli altri campi non fossero in alcun modo diversi dal nostro, nessun
provvedimento restrittivo era stato adottato.
La Polisportiva non può che interrogarsi sul valore del diritto allo
sport ed alla sua visione nonché quali siano i diritti economici di chi
investe nello sport facendo sacrifici importanti ed al solo scopo della
crescita sana dei giovani e del miglioramento del tessuto sociale del
proprio paese.
A nostro avviso tanti investimenti fatti su un campo di proprietà
pubblica, nel rispetto della Legge, vengono oggi pesantemente
mortificati. Questa è una grande sconfitta non solo per noi, ma per la
collettività e le Istituzioni tutte che sembrano non essere riuscite a
gestire, insieme, una giornata di sport.
Si comunica, infine, che i tifosi del Catania, già in possesso del
biglietto, potranno chiedere il rimborso attraversa la piattaforma
online, per chi ha effettuato l’acquisto online, o presso il punto
vendita di Catania, dove hanno comprato il ticket.